Intitolata a Michele Alboreto la Curva Parabolica di Monza - Ruoteclassiche
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11/09/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Intitolata a Michele Alboreto la Curva Parabolica di Monza
A Monza, la storica Curva Parabolica è stata intitolata a Michele Alboreto, il pilota milanese scomparso vent'anni al Lausitzring.
11/09/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

A vent’anni dalla tragica scomparsa del pilota Michele Alboreto, al pilota milanese viene intitolata la storica “Parabolica” dell’Autodromo Nazionale di Monza.

Per gli appassionati di motori, la perdita di Michele Alboreto è ancora una ferita aperta: l’enfant prodige milanese ha scalato presto le classifiche delle categorie sportive più prestigiose, approdando in Formula 1, a 25 anni, nel 1981. E proprio lì raggiunse l’apice della sua carriera, arrivando a correre con la Scuderia Ferrari: un traguardo prestigiosissimo per qualunque pilota. I ferraristi esultavano forte, in attesa che fosse lui a laurearsi come nuovo campione di Formula 1, il primo dopo oltre 30 anni, dal passaporto italiano.
Non andò così e continuò a dedicare la sua vita alle competizioni, fino a quel fatidico 25 aprile 2001 quando perse la vita, sul tracciato austriaco del Lausitzring durante i test di una Audi R8 Sport da Le Mans.
Ma il nome di Alboreto è oggi una leggenda, impresso a fuoco nella storia e, in questa giornata tanto carica di significato, a Michele Alboreto viene intitolata la Curva Parabolica dell’Autodromo di Monza, il Tempio della Velocità.

Cerimonia in pista. Il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani insieme a Stefano Domenicali e Jean Todt, nella mattinata di oggi, hanno onorato la memoria di Michele Alboreto in presenza della mamma, della moglie Nadia e della figlia Noemi. All’appello anche Geronimo La Russa, presidente dell’Autombile Club Milano che ha commentato così l’intitolazione della Curva Parabolica dell’Autodromo di Monza al pilota milanese: “Una grande emozione e allo stesso tempo, una grande soddisfazione. Dieci anni fa l’Automobile Club Milano aveva onorato la memoria di Alboreto intitolando la Sala del proprio Consiglio Direttivo, nel Palazzo di Corso Venezia, con il suo nome”. E prosegue: “Oggi il percorso si conclude con questo altissimo gesto che, ne sono convinto, sarà davvero gradito e apprezzato da tutti gli appassionati di motori”.

La leggenda di Alboreto.
Nel giorno in cui si commemora il crudele attentato al World Trade Center di New York, viene da chiederci “chissà come sarebbe andata se la storia avesse preso un altro corso”. La stessa domanda che ci si pone quando si perde una persona cara, sia essa un familiare o, magari, uno dei nostri eroi: qualcuno che non conosciamo direttamente, capace con le sue imprese di ispirarci per raggiungere qualcosa di grande.
E chissà come sarebbe andata, se Alboreto fosse diventato Campione del Mondo per davvero con i colori della Ferrari. Non lo sapremo mai, certo è che il suo nome resta tutt’oggi uno dei più amati nel mondo del motorsport.

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