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25/11/2004 | di Redazione Ruoteclassiche
LA CADUTA DEGLI DEI
Il disegno di legge presentato dal senatore di Alleanza Nazionale, Luciano Magnalbò, di radicale riordino della normativa relativa alle auto e moto storiche, è stato discusso in Senato il 27 ottobre scorso (relatore il senatore Celestino Pedrazzini, Lega Nord). Per il motorismo storico, una vittoria. Gli effetti della legge saranno tutti positivi per i collezionisti […]
25/11/2004 | di Redazione Ruoteclassiche

Il disegno di legge presentato dal senatore di Alleanza Nazionale, Luciano Magnalbò, di radicale riordino della normativa relativa alle auto e moto storiche, è stato discusso in Senato il 27 ottobre scorso (relatore il senatore Celestino Pedrazzini, Lega Nord). Per il motorismo storico, una vittoria.

Gli effetti della legge saranno tutti positivi per i collezionisti che diventano i veri promotori e depositari del patrimonio motoristico storico italiano, sostituendo nel ruolo gli enti o le associazioni indicate dalla legge 21 novembre 2000, n. 342 (abrogata). È a loro infatti che ora lo Stato si affida, a prescindere dal fatto che posseggano o meno una tessera. Cade così il monopolio Asi sulle certificazioni e si annullano le sue gravose gabelle; le agevolazioni s'imporranno come diritti esclusivi del collezionista, non più condizionati dall'iscrizione a questo o a quell'ente.

Ugualmente, le future assegnazioni di storicità verranno discusse da una Commissione allargata ai Ministeri dei beni culturali e trasporti, all'Aci, alle Case automobilistiche, alla F.M.I. e all'A.A.V.S. Con loro ci sarà anche l'Asi che perde però, in un sol colpo, primato, potere e soldi. Anche la storica "targa oro" per certi versi se ne va, sostituita da una "H" (historic) rilasciata dallo Stato. Triste epilogo di un Ente glorioso e antico, portato al declino da una gestione miope che, con arroganza, non ha mai accettato il dialogo e il confronto.

La legge Magnalbò è dunque la ventata tanto attesa che, pur rinnovando la sostanza, conferma e migliora i precedenti riconoscimenti concessi dallo Stato: l'esenzione fiscale diventa unica, ma si estende a tutti i veicoli con più di 25 anni; la possibiiltà di circolare è di tutti i mezzi storici anche se privi di marmitta catalitica, ma in regola con la revisione (ogni 4 anni). Ma c'è di più: i veicoli fino a 1000 cm³ (la "500" su tutti) o 1300 cm³ con motore a quattro tempi, potranno entrare anche nei centri storici. Tutto questo, ovviamente, fatte salve le restrizioni imposte dagli Enti locali al verificarsi di emergenze ambientali. Anche in questo caso però, ai mezzi iscritti a manifestazioni verrà concesso un permesso straordinario di circolazione. Non secondaria infine la riduzione della tasssa sul passaggio di proprietà, portata a soli 50 euro.

Di questo e di altro parlerà lo stesso senatore Luciano Magnalbò alla mostra Auto d'Epoca di Padova alla quale l'esponente di Alleanza Nazionale ha annunciato la sua partecipazione assieme ad altri firmatari della legge.

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