C’è qualcosa di magico nel vedere una Land Rover Defender tornare a nuova vita, ma Helderburg, specialista delle fuoristrada britanniche, che ne celebra il mito da Sharon Springs nello Stato di New York, con la sua ultima creazione è andato oltre ogni aspettativa.
Tecnologia moderna, stile classico
Si chiama “Lazare” ed è una 110 a cinque porte che vuole essere un manifesto di artigianalità, ingegneria e passione per i lunghi viaggi. Costruita a partire da un telaio originale – la Defender è stata prodotta dal 1990 al 2016, inclusa la “Nuova Defender” – questa creatura anglo-americana è stata in realtà completamente riprogettata, con componenti costruiti a mano e soluzioni tecniche inusuali tra i Defender d’epoca. Ogni dettaglio racconta infatti la cura, la dedizione e l’approccio “senza badare a spese” di chi l’ha concepita.
Pensata per durare nel tempo
Basta dare un’occhiata al motore: uno turbodiesel da 2.8 litri, derivato dal 300 Tdi, ma riprogettato integralmente nella testata, albero motore, bielle, turbina e scarico di acciaio inox. L’obiettivo non era però quello di generare potenze monstre, quanto piuttosto di dare vita a un propulsore robusto e longevo, capace di percorrere dai 500 agli 800 mila chilometri, con una fluidità e un’affidabilità superiori anche alle vetture moderne. Un’auto pensata per resistere al tempo e passare di generazione in generazione, come un vero e proprio bene di famiglia.
Tre strati di vernice, costati 37 mila euro
Anche l’estetica vuole la sua parte: la carrozzeria è verniciata con un elegante oro-bronzo metallizzato ispirato a quello delle Ferrari e prodotto in esclusiva per questo progetto, con una finitura a tre strati costata da sola più di 37 mila euro. Non mancano moderni fari a Led e paraurti specifici, oltre a un’infinità di dettagli realizzati di alluminio billet e un roll-bar a sei punti integrato al telaio che fa il paio con parafanghi allargati.
Sospensioni rialzate e sterzo leggero
Per garantire il giusto mix tra comfort stradale e capacità in fuoristrada, la “Lazare” è stata equipaggiata con un kit di sospensioni rialzate realizzate espressamente da Helderburg, accoppiate a molle elicoidali progressive sviluppate in Germania sempre in esclusiva per Helderburg. Anche lo sterzo, storicamente uno dei punti deboli del Defender, è stato modificato con nuovi componenti e una nuova geometria che lo hanno reso leggero, stabile e preciso. Nuovo anche l’impianto frenante a sei pistoncini nella parte anteriore e quattro nella parte posteriore.
Passato e presente
La cura dei dettagli e la lavorazione artigianale prendono vita nell’abitacolo, dominato dalla pelle bordeaux italiana, quattro volte più spessa del normale ma morbida come un guanto. Si prosegue con dettagli metallici ricoperti d’oro che sostituiscono le parti di plastica, vetri speciali antirumore che garantiscono anche un ottimale isolamento termico e un impianto stereo ad altissima fedeltà, con tweeter di berillio. La modernità è presente, ma con discrezione, sotto forma di Apple CarPlay, telecamere di retromarcia e un opzionale sistema di sorveglianza collegato al cloud. Fin qui stiamo parlando di allestimenti standard, ma il cliente può scegliere diametro del volante, posizionamento del cruscotto e le dimensioni dei sedili sono prese come. Insomma, un esempio perfetto di cosa succede quando passione, artigianato e ingegneria si incontrano: un classico che cammina nel futuro con stile, comfort e prestazioni impensabili per una vettura d’epoca.
