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09/06/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
LA FAVORITA
Riccardo Schlee di Bellinzona aveva già un'”Olympia” in garage. Gliel’aveva lasciata il nonno e lui s’era impegnato a restaurarla. Improvvisamente arrivò “l’altra”, con un’attraente carrozzeria scoperta. Abbandonata la prima, Riccardo si dedicò anima e corpo alla seconda. Quattro anni di restauri. I ricambi trovati facilmente e a poco prezzo nella Germania del Nord: ma erano […]
09/06/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

Riccardo Schlee di Bellinzona aveva già un'"Olympia" in garage. Gliel'aveva lasciata il nonno e lui s'era impegnato a restaurarla. Improvvisamente arrivò "l'altra", con un'attraente carrozzeria scoperta. Abbandonata la prima, Riccardo si dedicò anima e corpo alla seconda. Quattro anni di restauri. I ricambi trovati facilmente e a poco prezzo nella Germania del Nord: ma erano gli anni 70… Motore "1500", 39 CV, niente riscaldamento

La Opel "Olympia" era la macchina nella quale, nell'estate del 1952, Riccardo Schlee, neonato, fu portato a casa dall’ospedale di Bellinzona. Riccardo si affezionò a quella "Olympia Limousine", tanto che il nonno gliela conservò in garage per i suoi 18 anni.

Nella primavera del '74 Riccardo, fermo a uno stop, destò l'attenzione del titolare di un'officina, che lo invitò a vedere una macchina uguale alla sua, ma forse più economica, perché senza tetto. Riccardo capì subito che si trattava della "Cabriolet-Limousine" modello '51 prodotta in soli 6036 esemplari, contro gli oltre 80.000 della "Limousine". Durante le trattative con i proprietari, due fratelli, Riccardo cominciò a cercare i ricambi per il restauro: dopotutto se l'affare fosse saltato avrebbe potuto usarli per la berlina. Nella Germania del Nord sitrovavano ancora iricambi nuovi per i modelli Opel degli anni 50 e Riccardo ordinò le guarnizioni dei vetri e delle porte, qualche particolare cromato e un avantreno completo di freni, pagato 160 marchi.

I due fratelli alla fine gli regalarono la macchina che appariva integra e completa, mentre la capote era irrecuperabile e gli interni erano strappati. La meccanica era abbastanza in ordine e anche la carrozzeria, dopo che fu smontata, si presentò in un ottimo stato di conservazione. Il lavoro di ripristino, eseguito in quattro anni con tutta calma, comportò in pratica solo la riverniciatura della carrozzeria e dei cerchi ruota e il montaggio dei ricambi. Per la tela della capote e il tessuto dei sedili Riccardo dovette ripiegare su materiali simili, ancora usati dalla Mercedes.

L'"Olympia" non ha mai dato noie: il motore è un semplice e robusto quattro cilindri i cui ricambi si trovano senza tribolare. Dal 1978, quando è stato terminato il restauro, la macchina ha percorso solo 12.000 km, mentre la "Limousine" del nonno è ancora in garage che aspetta il restauro promesso più di trent’anni fa.

Motore Anteriore - 4 cilindri in linea, longitudinale - 4 supporti di banco - Cilindrata 1488 cm³ - Alesaggio 80 mm - Corsa 74 mm - Rapporto di compressione 6,15:1 - Valvole in testa parallele, aste e bilancieri - Albero a camme laterale, ingranaggi - Carburatore Opel su licenza Carter - Potenza 39 CV DIN a 3700 giri/min - Coppia 9 kgm DIN a 2000 giri/min.
Trasmissione Trazione posteriore - Frizione monodisco a secco - Cambio a 3 marce, 1ª non sincronizzata, leva al volante - Pneumatici 5,60-15.
Corpo vettura Berlina decappottabile a 4 posti - Carrozzeria portante in acciaio - Sospensioni anteriori a quadrilateri articolati, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici a leva, barra stabilizzatrice - Sospensioni posteriori a ponte rigido, balestre semiellittiche longitudinali, ammortizzatori idraulici a leva - Freni idraulici a tamburo - Sterzo a vite e rullo.
Dimensioni e peso Passo 2395 mm - Carreggiata anteriore 1203 mm - Carreggiata posteriore 1262 mm - Lunghezza 4050 mm - Larghezza 1564 mm - Altezza 1580 mm - Peso a vuoto 920 kg.
Prestazioni Velocità 112,5 km/h - Accelerazione da 0 a 100 km/h in 43 s - Consumo medio 10 l/100 km.

TAGS Opel
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