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18/01/2008 | di Redazione Ruoteclassiche
LA PROTESTA DELLE “STORICHE”
Una protesta per non circolare solo di notte. Mentre una ventina di auto storiche “occupava” lo spiazzo antistante il “Pirellone”, sede della Regione Lombardia, a Milano, una delegazione del Club Milanese Automoto d’Epoca (Cmae), accompagnato dal consigliere comunale Armando Vagliati, è stata ricevuta, martedì 4 dicembre, dall’assessore all’ambiente della Regione Lombardia Marco Pagnoncelli. Tema dell’incontro: […]
18/01/2008 | di Redazione Ruoteclassiche

Una protesta per non circolare solo di notte. Mentre una ventina di auto storiche "occupava" lo spiazzo antistante il "Pirellone", sede della Regione Lombardia, a Milano, una delegazione del Club Milanese Automoto d'Epoca (Cmae), accompagnato dal consigliere comunale Armando Vagliati, è stata ricevuta, martedì 4 dicembre, dall'assessore all'ambiente della Regione Lombardia Marco Pagnoncelli.

Tema dell'incontro: la possibilità di introdurre in tempi brevissimi una deroga alla delibera regionale del 2 agosto 2007 che, stabilendo il fermo dei mezzi più inquinanti dal 15 ottobre al 15 aprile 2008, di fatto ha imposto gli "arresti domiciliari" anche alle auto storiche. A loro come alle vetture Euro 0 è infatti permesso di circolare solo il sabato e la domenica. Nei giorni feriali possono invece muoversi limitatamente dalle ore 19,30 di sera alle 7,30 del mattino. Contro questa decisione, 17 consiglieri del Comune di Milano avevano subito firmato una mozione affinché le auto storiche fossero inserite nell'elenco dei mezzi per cui è stata prevista una deroga, in considerazione del loro numero ridotto e dell'uso limitatissimo che ne viene fatto.

La Regione ha in verità già compreso le auto storiche nella legge n. 5546 che, se attuata, permetterà la loro circolazione agevolata in deroga alle disposizioni antinquinamento. Purtroppo però questa legge, all'avanguardia in Italia e perfino in Europa, è stata bloccata dal Governo Prodi che, rivendicando il proprio diritto a legiferare sull'argomento, ha chiesto alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla sua legittimità. La decisione è prossima. Auguriamoci che sia positiva.

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