Il programma della settimana di Monterey è intenso, ma, il sabato è, senza alcuna discussione, riservato alle corse di Laguna Seca. Le gare iniziano la settimana prima, con le “Pre-Historic” e vanno avanti fino alla domenica del concorso si Pebble Beach. E’ però al Sabato che si concentra il programma più intenso, incredibile, della competizione. Tutto è strutturato affinché in una sola giornata, si possa assistere all’evoluzione sportiva dell’automobile: alle 8,30 di mattina si comincia con le più anziane, e si finisce a sera, quest’anno con le Formula 1 degli anni 80.
E’ stata proprio la classe dedicata alle Formula 1, dal 1967 al 1984 (solo aspirate), assieme a quella dedicata alla Shelby Mustang GT 350, a calamitare la maggiore attenzione. In F1 è stato possibile vedere al via un intero schieramento, visto che c’erano la bellezza di 37 vetture. Sebbene la classe fosse aperta alle vetture con motore 3.0 litri, quindi dal 1967, le più anziane sono state due macchine del 1971, la Tyrrell 002 e la 004.
La 002 è una vettura storicamente importantissima, essendo il telaio #002, quello con cui Jakie Stewart ha corso il GP del Sud Africa del1971 ed il suo compagno di squadra, Francois Cevert, ha vinto il GP degli USA, corso al Watkins Glen, dotato del classico motore Cosworth DFV, con una potenza massima di 450 Cv a 10.500 giri/min.
Parecchie, invece, le vetture del 1983, con Tyrrell 011 (ex Michele Alboreto), Arrows A6, Williams FW 08 ed FW 08C a sfidarsi in pista. L’unica vettura non equipaggiata con il motore Cosworth, praticamente quasi come all’epoca, la Ferrari 312 T2 del 1976 ex Niki Lauda.
La classe delle Shelby Mustang 350 GT ha visto al via 35 vetture, ognuna dotata delle 38 modifche (di cui 4 opzionali) necessarie per trasformare una “normale” Mustang in una Shelby GT 350, a partire dal motore Hi-Po da 289 C.I., con presa del’aria in alluminio, carburatore quadricorpo Holley 715 CFM e, soprattutto, per il piacere della sinfonia, il doppio scarico.
Purtroppo nessun pilota italiano ha preso parte alle corse di Laguna Seca 2015, ma il tricolore è stato tenuto alto da Joe Colasacco, pilota americano ma di chiarissime origini italiane, con tanto di casco con il tricolore, il quale, con l’Alfa Romeo TZ1del 1963 del team di Lauwrence Auriana, ha vinto la classe delle vetture GT dal 1955 al 1963. Auriana ha avuto di che festeggiare a fine giornata, visto che l’altra sua macchina, la Maserati Tipo 151 del 1962 pilotata da Derek Hill (figlio di Phil Hill, il primo americano a vincere il campionato del mondo di F1 e rimpianto ex pilota Ferrari nei primi anni 60) ha vinto la gara nella categoria vetture da corsa Sport, più di 2 litri, dal 1955 al 1963.
Massimo Delbò