Le auto di Stranger Things: dalla Blazer al T3 pizza-van
Cerca
Film
26/11/2025 | di Andrea Paoletti
Le auto di Stranger Things: dalla Blazer al T3 pizza-van
I veicoli della serie televisiva rappresentano un campionario del panorama automobilistico statunitense, con modelli anni 70 e 80
26/11/2025 | di Andrea Paoletti

Il potere evocativo delle automobili accende anche gli schermi: dal cinema ai telefilm degli anni 80, fino alle serie TV degli ultimi anni, innumerevoli sono i casi in cui i veicoli diventano veri e propri personaggi aggiunti. Le auto di “Stranger Things”, uno dei fenomeni televisivi degli ultimi anni, ora giunto al capitolo finale, non fanno eccezione, perché non sono semplici comparse ma vere macchine del tempo che catturano l’essenza degli anni 80 con un solo sguardo. Dalla massiccia e ruspante Chevrolet Blazer K5 dello sceriffo Hopper, che racconta la ruvida concretezza della provincia americana, alla Ford Pinto di Joyce, malmessa e anticonformista, che riflette perfettamente la sua quotidiana corsa contro le difficoltà. Ci sono anche le Camaro, muscle car che emergono dal decennio precedente per tenere in vita il mito della gioventù ribelle, ma anche pacifiche e anonime Toyota, una vera invasione di van Chevrolet e un pulmino Volkswagen che ruba la scena nell’epico viaggio dalla California all’Indiana. Ogni modello, selezionato con attenzione quasi filologica, diventa un simbolo narrativo che fissa atmosfera, cultura e sensibilità dell’epoca, trasformando ogni inquadratura su quattro ruote in un momento di pura nostalgia.

SFOGLIA LA GALLERY

La Ford di Jonathan

Una delle auto che compare più volte è anche una delle più malandate. La Ford LTD del 1971, guidata da Jonathan Byers, era la classica scelta per un teenager squattrinato: spaziosa, affidabile, economica, più che altro perché ormai vecchia (la prima stagione è ambientata nel 1983). Non per i consumi che, a causa dei motori V8 (da 4.9 a 7.0 litri) e al peso di circa 1950 kg, non erano certo bassi, per nulla aiutati dal cambio automatico a tre marce. Un’auto comune, senza pretese, di un colore spento, che racconta in modo efficace il carattere schivo di Jonathan e il desiderio di rendersi invisibile agli altri.

La BMW di Steve

Tutt’altro genere – e quindi perfettamente tagliata sul personaggio di Steve Harrington, benestante e popolarissimo tra le ragazze – è la BMW 733i, spinta dal classico 6 cilindri in linea bavarese. La versione in questione, di 3210 cm³, era in realtà quella base negli USA, sprigionava 197 CV ed era abbinata ad un cambio automatico a tre rapporti. Con ogni probabilità – anche se i genitori di Steve non compaiono mai – si tratta dell’auto del padre e, proprio come Steve, si evolve da auto snob e arrogante a mezzo di trasporto democratico, condiviso con i ragazzi più piccoli.

La familiare di Nancy

Non poteva mancare la classica ciclopica station wagon con le fiancate in finto legno. La Mercury Grand Marquis è l’auto della famiglia Wheeler, molto tradizionalista, noiosa e prevedibile: tutti aggettivi che infatti possono essere usati indifferentemente per entrambe. La Grand Marquis era l’allestimento più esclusivo del modello, un’auto destinata ad una clientela vecchia che si rifugiava nelle cromature e nei rivestimenti in velluto per non dover fare i conti con i propri pensieri. Cosa che invece Nancy non fa, finendo per essere, con il suo carattere deciso, apertamente in contrasto con la natura dell’auto che guida.

La Toyota di Bob

La sua è un’apparizione fugace, quasi quanto il personaggio che la guida. La Toyota Camry di Bob, sfortunato fidanzato di Joyce Byers (Winona Ryder), nel 1983 aveva appena iniziato ad essere commercializzata sul territorio statunitense ed è quindi l’auto più nuova tra tutte quelle che appaiono nella serie. Berlina giapponese con motori a quattro cilindri da 1.8 e 2.0 litri e cambio manuale a 4 marce o automatico a tre, puntava su prezzi e consumi contenuti, affidabilità a tutta prova e praticità senza troppi fronzoli. Una buona auto, senza doti particolari, che in parte rispecchia l’indole generosa e ingenua del suo proprietario.

Il van Chevrolet del laboratorio di Hawkins

Se si dovesse stilare una classifica per il modello più diffuso in “Stranger Things”, il van Chevrolet “G Series” vincerebbe a mani basse. Compare infatti in tutte le salse, sia in ambiti istituzionali che come mezzo di trasporto privato: nel primo caso nella inquietante veste di furgone di servizio usato dal personale del laboratorio di Hawkins. La maggioranza di quelli utilizzati appartiene alla terza generazione, prodotta dal 1971 al 1996 con diversi aggiornamenti, a partire da tre diverse lunghezze di telaio e con motori a 6 cilindri in linea (4.1 o 4.8 litri) oppure V8 benzina (da 4.3 a 7.4 litri) e anche diesel.

Ancora van Chevrolet

Non è solo il mezzo “dei cattivi” però, perché un esemplare, allestito da trasporto passeggeri, è l’assoluto protagonista dell’episodio in cui Undici incontra Kali, la sua “sorella di laboratorio”. Viene utilizzato infatti dal gruppo di giustizieri per sfuggire alla polizia e tiene fede alla definizione “Space vehicle”. La General Motors l’aveva lanciato nel 1970, giocando con il programma spaziale degli USA e il fatto che un van potesse diventare un mezzo di trasporto alternativo, molto spazioso, per le famiglie. Per tutti gli anni 70 e buona parte degli 80, questo genere di veicoli, con il vano di carico trasformato in un accogliente salottino, sarà estremamente popolare.

Il van “heavy metal” di Eddie

A dimostrazione di quanto appena detto, troviamo un ulteriore esemplare di Chevrolet “G Series” – anche se compare in una breve sequenza – associato al personaggio più iconico della quarta stagione, il metallaro Eddie Munson. Tutti lo ricordano sul tetto di una casa-roulotte mentre sfida i pipistrelli mutanti, sguainando la sua chitarra elettrica e suonando “Master of puppets” dei Metallica, ma in una delle scene lo si vede scappare di casa (dopo il brutale assassinio di Chrissy Cunningham) con il suo van. È il modello a passo corto (circa 2,80 metri) con una – molto comune al tempo – verniciatura bicolore.

La Camaro di Billy

Una delle vetture più iconiche di Stranger Things è la Chevrolet Camaro Z28, anche se al tempo ormai superata nell’indice di gradimento dei ragazzi americani a favore di sportive più moderne. Si tratta infatti di un modello della seconda generazione, lanciato originariamente nel 1970, qui nella versione più sportiva, spinta da un V8 di 5.7 litri con 360 CV, abbinato ad un cambio automatico a tre marce. Nella serie, questa “muscle car” (anche se tecnicamente è una “pony car”) è guidata da Billy Hargrove e non poteva essere più azzeccata per sposarsi, con il suo look aggressivo e sfacciatamente americano, a colui che per tutta la stagione rappresenta l’archetipo del macho.

Il van Toyota di Murray

Uno dei personaggi più assurdi e divertenti di Stranger Things è senza dubbio Murray Bauman, giornalista, investigatore privato, cospirazionista, grande bevitore di vodka e molto a suo agio con la lingua russa. Il suo mezzo di trasporto è un minivan Toyota YR29 del 1986, uno dei pochi errori fatti dai responsabili della scelta dei veicoli, in quanto viene fatto apparire due anni prima del suo lancio effettivo sul mercato americano. Sfoggia però una livrea memorabile e poteva contare su un 4 cilindri in linea di 2.2 litri, un abitacolo modulabile con poltrone singole nella fila centrale e addirittura un frigorifero per le bevande come optional.

La Jeep Cherokee di Jason

Non si sa se sia un voluto riferimento al mitico film “I Goonies” al quale Stranger Things è ampiamente ispirata, ma la presenza di una nera Jeep Cherokee non passa inosservata. Se nel film del 1985 era guidata dalla banda Fratelli, qui è utilizzata da Jason Carver, il capitano della squadra di basket del liceo che finirà per scatenare una caccia all’uomo, convinto che sia stato Eddie ad uccidere Chrissy, la sua ragazza. Si tratta di un esemplare della serie XJ, appena uscita all’epoca in cui è ambientata la vicenda, in quanto introdotta nel 1984 e caratterizzata dall’innovazione della scocca portante, come le autovetture, cosa che la rendeva sotto molti punti di vista una dei primi SUV.

La Cadillac della fuga

Si vede nella scena in cui viene rubata ad una stazione di servizio da Hopper, Joyce e lo scienziato russo tenuto come ostaggio, la Cadillac Eldorado Biarritz Convertible ha un ruolo memorabile, anche per il look. L’abbinamento tra il giallino chiaro (Colonial Yellow) e gli interni rosso rubino sono infatti quanto di più “America anni 80” si possa immaginare e la vettura stessa, pachidermica, squadrata e antiquata, è talmente “kitsch” (oggi si direbbe “cringe”) da risultare impossibile da dimenticare. Nonostante fosse dotata dei motori V8 “modulari”, ovvero in grado di funzionare anche a 4 o 6 cilindri per risparmiare carburante (mai veramente affidabili) e avesse un prezzo proibitivo, ebbe un buon successo commerciale.

La Golf/Rabbit Cabriolet di Barbara

Ancora più fugace – praticamente si vede in pochissimi fotogrammi – è la Volkswagen Rabbit Cabriolet. Prima di infervorarsi dicendo che è una Golf, è utile ricordare che dal 1975 al 1984 sul mercato statunitense questo era il nome scelto dalla Volkswagen, con tanto di logo con il coniglio. L’esemplare che, nella prima stagione di “Stranger Things” è guidato da Barbara “Barb” Holland, amica di Nancy e subito uscita tragicamente di scena, dovrebbe – siamo nel 1984 – essere appunto una Rabbit, ma anche qui i selezionatori del cast a quattro ruote hanno fatto un errore. Si tratta infatti di un modello del 1988, riconoscibile dai parafanghi avvolgenti in plastica, quando il nome si era uniformato a quello da tutti conosciuto. Il motore peraltro era rimasto invariato, ovvero il 4 cilindri benzina aspirato di 1.8 litri con 75 CV.

La Oldsmobile del passato di Vecna

È inquietante come “Christine – La macchina infernale”, se non altro perché auto di famiglia del piccolo Henry Creel, che diventerà Vecna, l’essere malvagio che nell’ultima stagione si rivela in tutta la sua potenza. Si tratta di una Oldsmobile Super 88, un modello della prima generazione, databile tra il 1951 e il 1953, anni in cui la carrozzeria della parte posteriore viene modificata. Tipico esempio dello stile morbido e arrotondato dell’epoca, ricco di cromature, rostri e accostamenti di colori pastello, era equipaggiata con V8 di 5.0 litri abbinato ad un cambio manuale a tre marce, oppure automatico Hydra-matic a quattro rapporti.

La Ford Pinto di Joyce (Winona Ryder)

Una delle auto più riconoscibili – anche perché utilizzata da Winona Ryder nei panni di Joyce Byers, madre di Will e Jonathan e successivamente compagna dello sceriffo Hopper – è la Ford Pinto. Si tratta di un modello del 1976 ed era, ai tempi, una delle auto meno costose, tristemente nota per un difetto di progettazione che causava il rischio di incendi in caso di tamponamento, essendo il serbatoio del carburante posizionato a pochi centimetri dal paraurti. Anche qui un veicolo che si adatta perfettamente al personaggio che la utilizza, una mamma piena di problemi, sfortunata ma piena di buona volontà.

Il pulmino VW di “Surfer Boy Pizza”

L’ultima stagione – prima dell’attuale – è stata caratterizzata da un veicolo in particolare, che, negli ultimi episodi ha decisamente conquistato la scena. Si tratta del pulmino Volkswagen T3 allestito per la consegna di pizze a domicilio, con tanto di livrea ed insegna “Surfer Boy Pizza” imbullonata al tetto. Il personaggio di Argyle, fricchettone californiano, è anche in questo caso totalmente in linea con il veicolo, che aveva raccolto l’eredità del mitico T1-T2 a partire dal 1979, riproponendone lo schema meccanico con una carrozzeria più squadrata. Nella finzione della serie, si dovrebbe trattare di un modello dei primi anni di produzione, quindi dotato di motore con raffreddamento ad aria, ma molti hanno notato la presenza di griglie di raffreddamento montate più in basso, come sul modello con raffreddamento a liquido introdotto nel 1986, ma sono dettagli.

La Chevrolet K5 Blazer dello sceriffo Hopper

Non si poteva che concludere con la vettura più iconica di tutte, protagonista assoluta e compagna fedele dello sceriffo Hopper, tenace difensore della legge ed eroico combattente contro i demogorgoni, i mostri che infestano la città di Hawkins. Un personaggio ruspante, con modi spicci, poco avvezzo al dialogo e più pronto all’azione, che si associa perfettamente ad una jeep spartana e pronta a tutto, una Chevrolet K5 Blazer del 1980, i cui colori beige e crema della carrozzeria sono curiosamente abbinati all’uniforme. Equipaggiato con un V8 di 5.0 litri a carburatori con 175 CV abbinato nella maggior parte dei casi alla trazione integrale, percorreva meno di 5 km con un litro di benzina, non un grosso problema visti i prezzi dei carburanti all’epoca negli USA.

COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Novembre 2025
Nel numero di novembre, Maserati Mistral, Lotus Esprit e Giorgetto Giugiaro, Fiat 127 vs Renault 5, De Tomaso Guarà, il biplano Caproni Ca.100 a motore Alfa, il nostro Circolo dell'Automobile, i grandi eventi e molto altro ancora
Scopri di più >