In prima fila, ieri al Museo Casa Enzo Ferrari di Modena per festeggiare i 100 anni della Maserati e ascoltare le parole di Luca di Montenzemolo e di Adolfo Orsi, c’erano tanti piloti del passato, tra cui Maria Teresa de Filippis, Odoardo Govoni, Emilio Giletti e l’inglese Sir Stirling Moss.
È stato proprio il pilota britannico a stilare la classifica delle più belle auto da corsa prodotte in Viale Ciro Menotti e da lui portate in corsa: al primo posto la 250 F, “perché velocissima e capace di appagare il pilota in ogni sua manovra”; al secondo la 300 S “per il suo bilanciamento e la facilità di guida”; al terzo la Tipo 61 Birdcage “che unisce le caratteristiche delle altre due ma è ‘debole’ di motore”. Nel confronto con gli altri costruttori, la 250 F mantiene il primato tra le monoposto, mentre tra le sport, la Mercedes 300 SLR è irraggiungibile: “non per altro, ma potevi portarla sempre al cento per cento senza paura che si rompesse”.
Massimo Delbò