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01/05/2001 | di Redazione Ruoteclassiche
LO CHIAMAVANO RONSON
Buona corazza, motore stellare Wright a benzina, cambio sincronizzato. Ma un grosso guaio, gli alleati lo chiamano subito “Ronson” perché “prende fuoco al primo colpo”, come un accendino. Anzi come un buon accendino, uno splendido Ronson. Ha comunque un grande pregio, lo “Sherman”: è realizzabile in grande serie, più o meno come una Ford.Nasce nel […]
01/05/2001 | di Redazione Ruoteclassiche

Buona corazza, motore stellare Wright a benzina, cambio sincronizzato. Ma un grosso guaio, gli alleati lo chiamano subito "Ronson" perché "prende fuoco al primo colpo", come un accendino. Anzi come un buon accendino, uno splendido Ronson. Ha comunque un grande pregio, lo "Sherman": è realizzabile in grande serie, più o meno come una Ford.

Nasce nel 1941 e la sigla "M4" gli viene data nel dicembre. Il soprannome "Sherman", come anche quello di "Ronson", gli viene affibbiato dagli inglesi e subito adottato anche dai soldati dell'esercito americano. La produzione in serie, avviata nel febbraio 1942, si articola su due varianti, una con corazza a piastre saldate "M4" e una con corazza ottenuta per fusione "M4A1". Armato inizialmente con un cannone da 75 mm, una mitragliatrice da 12,7 in torretta e una da 7,62 sullo scafo, lo "Sherman" viene poi progressivamente migliorato nell'armamento e nella protezione generale. Ma rimane, a parte la netta predisposizione a incendiarsi, sempre inferiore ai carri medi tedeschi, suoi diretti avversari nella seconda Guerra mondiale.
Non è facile da guidare, lo "Sherman". Prima di avviarlo bisogna infatti controllare sempre che non sia trafilato olio nelle camere di scoppio inferiori, altrimenti è un attimo sbiellare. E questo si fa azionando la manovella posteriore. Poi si dà corrente e si avvia premendo un pulsante. Il motore, un nove cilindri da sedici litri di derivazione aeronautica, con i suoi 400 CV presenta una curva di coppia particolarmente acuta, che obbliga il pilota a un uso continuo del cambio. Basta un nonnulla, un errore nella valutazione di un ostacolo, di una pendenza per doversi fermare e ripartire, cosa non certo simpatica nel bel mezzo di un combattimento. Inoltre i cingoli stretti e con suole in gomma mal si prestano all'avanzata su terreni cedevoli; non rimane che montare al volo speciali prolunghe per aumentare la superficie d'appoggio. Nonostante ciò, nel 1951, dieci anni dopo la nascita, lo "Sherman" è il carro più usato in Corea e, nel 1955, costituisce ancora la spina dorsale dei reparti carristi della Nato.

Motore Posteriore stellare a 9 cilindri - Cilindrata 15.947 cm³ - Potenza 400 CV a 2400 giri/min - Rapporto di compressione 5,7:1 - Coppia 123 kgm a 1800 giri/min - Raffreddamento ad aria forzata - Coppa olio 36 litri.
Trasmissione Trazione anteriore - Frizione multidisco a secco - Cambio Chrysler a 5 marce sincronizzate - Comando a cloche - Cingoli con maglia in acciaio e snodi su silent-block in gomma (79 elementi).
Corpo vettura Carrozzeria autoportante in acciaio balistico realizzata per fusione ("M4A1") - Sospensione con tre carrelli e sei ruote per lato, molle elicoidali verticali - Freni sul differenziale - Sterzo a differenziale controllato Cletrac.
Dimensioni Carreggiata 2100 mm - Lunghezza 6050 mm - Larghezza 2410 mm - Altezza 2910 mm - Peso a vuoto 33.800 kg - Portata 1000 kg.
Prestazioni Velocità 42 km/h (per brevi tratti) - Pendenza superabile 30° - Consumo 395 l/100 km - Autonomia 165 km (circa 8 ore di impiego normale).
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