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09/04/2010 | di Redazione Ruoteclassiche
LOPRESTO ÜBER ALLES
Settantamila visitatori sono confluiti lo scorso 12-14 marzo nella roccaforte dell’industria automobilistica tedesca – Stoccarda – per la decima edizione di “Retro Classics”, organizzata dalla Retro Promotion. Su una superficie di 100.000 metri quadrati oltre 1300 tra collezionisti, commercianti, artigiani e atelier di restauro hanno esposto le loro automobili, accanto a ricambi e gadget di […]
09/04/2010 | di Redazione Ruoteclassiche

Settantamila visitatori sono confluiti lo scorso 12-14 marzo nella roccaforte dell'industria automobilistica tedesca - Stoccarda - per la decima edizione di "Retro Classics", organizzata dalla Retro Promotion. Su una superficie di 100.000 metri quadrati oltre 1300 tra collezionisti, commercianti, artigiani e atelier di restauro hanno esposto le loro automobili, accanto a ricambi e gadget di tutti i marchi.

Foltissima, com'era lecito attendersi, la presenza dei marchi di casa - Mercedes, Porsche, Horch, BMW, Volkswagen - meno scontata quella delle vetture italiane, sostenuta però dalla passione dei titolari della manifestazione, la famiglia Herrmann, che ha voluto rendere omaggio al centenario dell'Alfa Romeo riservando alla Casa del Biscione uno stand di ben 1000 metri quadrati. Al suo interno si sono così potuti ammirare gioielli come la "P2" della Scuderia Ferrari e la nuovissima "8C Cabriolet".

Ciliegina sulla torta, però, sono state le 21 Alfa della preziosa collezione di Corrado Lopresto, ormai assunto al ruolo di ambasciatore delle vetture made in Italy nel mondo; tra i pezzi più ammirati vanno senz'altro menzionate la"6C 2500" Pinin Farina (1951), prima vettura al mondo a esibire i doppi fari, l'elegantissima "6C" Castagna (1939) e la famosa "Matta" prototipo.

E proprio a Lopresto è andato l'ennesimo riconoscimento internazionale, voluto dagli organizzatori per premiare l'auto più bella presenta a "Retro Classics". Il capo giuria, Matthias Runar, ha deciso salomonicamente di risolvere l'imbarazzo della scelta attribuendo un premio ex aequo alla "2600 Spider" Ghia (1962), prototipo disegnato da Giugiaro, e alla "Giulia Spider Sperimentale" di Bertone e Centro Stile Alfa (1963).

Due premi con i quali si è voluto mandare un messaggio forte alle Case italiane, in nome della tutela e della valorizzazione del patrimonio motoristico nel Bel Paese: "Seguite l'esempio dei marchi tedeschi, sostenete e incoraggiate gli appassionati non solo sulla carta, ma anche con iniziative concrete".

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