Mercedes Classe G: prodotto l'esemplare numero 300.000 - Ruoteclassiche
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24/07/2017 | di Alvise-Marco Seno
Mercedes Classe G: prodotto l’esemplare numero 300.000
L’inossidabile e granitico fuoristrada tedesco ha raggiunto quota 300.000 esemplari. Con una coerenza al limite della testardaggine la Classe G, in produzione dal 1979, mantiene pressoché inalterati i suoi principi fondanti e si è trasformata in un classico senza tempo. Ecco la sua lunga e ricca storia in piccolo ritratto. Lo stabilimento Magna Steyr di Graz, […]
24/07/2017 | di Alvise-Marco Seno

L'inossidabile e granitico fuoristrada tedesco ha raggiunto quota 300.000 esemplari. Con una coerenza al limite della testardaggine la Classe G, in produzione dal 1979, mantiene pressoché inalterati i suoi principi fondanti e si è trasformata in un classico senza tempo. Ecco la sua lunga e ricca storia in piccolo ritratto.

Lo stabilimento Magna Steyr di Graz, duecento chilometri a sud di Vienna, ha sfornato l'esemplare numero 300.000 della Mercedes Classe G. In questo stabilimento austriaco il fuoristrada della Stella è ininterrottamente in produzione dal 1979. La vettura ha segnato una crescita continua delle vendite fino al 2009  e nel 2016, per la prima volta nella sua storia, sono stati prodotti in un anno oltre 20.000 esemplari.

La vettura del record è una G500 in colore blu Mauritius metallizzato Designo con interni in pelle nera e cuciture bianche a contrasto. E' inoltre equipaggiata con pacchetto Off-road, ruote in lega da 16" con pneumatici All-terrain e un robusto porta-pacchi sul tetto. L'allestimento non è il frutto della scelta del cliente ma il risultato di un referendum popolare che Mercedes ha lanciato sulla pagina ufficiale Facebook della Classe G.

IL CONCETTO
Assurta all'ambito ruolo di vettura Instant Classic, la Mercedes Classe G ha fondato il suo successo su un indiscusso fascino, unitamente a ottime doti di fuoristradista. L'apprezzamento guadagnato sui mercati di tutto il mondo le hanno consentito di conquistare un ruolo di vera outsider, indipendente e inavvicinabile rispetto a mode e tendenze del capriccioso mercato automobilistico, sempre alla ricerca di nuovi punti di riferimento.

Negli ultimi tempi, forte della sua posizione, ha potuto "sfidare" le convenzioni con una serie di variazioni sul tema davvero sconcertanti: le versioni AMG G63 e G65 (quest'ultima equipaggiata con un possente motore 12 cilindri biturbo di 5,5 litri di cilindrata e 612 cavalli di potenza) e le AMG G63 6x6, la G500 4x42 e la Mercedes-Maybach G 650 Landaulet. Una dichiarazione al mondo che la Mercedes Classe G può permettersi - letteralmente - di affrontare qualsiasi percorso produttivo.

38 ANNI SULLA BRECCIA
L'epopea della Mercedes Classe G nasce nel 1972  - e dopo un adeguato background acquisito nella produzione di veicoli fuoristrada da parte della Casa Madre - in seguito alla nascita di un accordo tra Daimler-Benz AG e Steyr-Daimler-Puch. La partnership si pone come obbiettivo la produzione di un veicolo fuoristrada che possa diventare un punto di riferimento.

Nel 1975, supportati da attenti studi di fattibilità, i due marchi decidono di mettere in produzione il nuovo modello nello stabilimento Steyr-Daimler-Puch di Graz. L'ottimismo è rafforzato dall'opportunità di avere tra i clienti l'Esercito Tedesco. Prospettiva, tuttavia, delusa poco dopo allorché questi si orienta verso un modello Volkswagen. Ma poco dopo, grazie all'ingresso nel progetto dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, che promette di acquistarne 20.000 esemplari, ritorna il sereno.

A questo scopo, nel 1977, viene fondata la Gelaendefahrzeug GmbH (GFG), società a partecipazione paritetica responsabile della realizzazione della vettura (che verrà chiusa nel 1981 lasciando a Mercedes la titolarità completa del progetto e del suo sviluppo).

FEBBRAIO 1979: UN FUORISTRADA IN PISTA
Nei primi giorni di febbraio del 1979
, mentre a Graz inizia la produzione, sulla pista del Paul Ricard viene presentata la nuova Mercedes-Benz Classe G W460 (dove "g" indica "Gelaendewagen" ovvero "fuoristrada"). Design squadrato, grande altezza da terra, personalità "funzionalista". Nessun fronzolo, insomma, non è la solita Mercedes ma un veicolo nato espressamente per l'obbiettivo che si è preposto.

Prodotta su un solido telaio a longheroni, è proposta con due differenti lunghezze di passo e tre versioni di carrozzeria: Station Wagon corta 2 porte, Statio Wagon lunga 4 porte e Cabrio 3 porte. Sono disponibili due motori a benzina (230 G, 280 GE) e due Turbodiesel (240 GD, 300 GD), con potenza variabile tra 71 e 148 cavalli. La trazione è posteriore, con l'integrale inseribile, e cambio a 4 marce.

Il successo è subito planetario (lo Scià di Persia viene destituito ma, fortunatamente, una commessa della Bundesgrenzschutz, polizia federale tedesca, riporta ossigeno a Stoccarda), con il nuovo modello protagonista a tutti i livelli, sportivi e sociali: dalla versione "Papamobile" per il Pontefice a quella da corsa portata alla vittoria da Jacky Ickx e Claude Brasseur al rally Paris-Dakar del 1983.

Nel 1985 - nell'ambito di una costante politica di miglioramento del prodotto secondo la filosofia tedesca - la Classe G viene aggiornata con interni più moderni, chiusura centralizzata, nuovo soft-top per la cabrio e sistema di bloccaggio dei differenziali. L'anno successivo, oltre al debutto del catalizzatore, si segnala la produzione dell'esemplare numero 50.000.

CLASSE G "W463"
Nel 1989, al Salone di Francoforte, questi continui aggiornamenti risultano in nuovo modello - serie W463 - maggiormente orientata a un miglior comfort. Tra le sue caratteristiche fondanti ci sono la trazione integrale permanente con tre differenziali bloccabili, l'ABS, la guidabilità nettamente migliorata e gli interni più rifiniti. Versioni disponibili: 250 GD, 300 GD, 230 GE e 300 GE con potenze tra 93 e 175 cavalli.

La Classe G inizia una irriverente escalation di potenza nel 1993 con la presentazione della sfiziosa G500 (serie limitata a 500 esemplari) dotata di un possente 8 cilindri con 238 Cv. Alla gamma si aggiunge anche una nuova versione passo lungo con interasse portato da 314 a 340 centimetri. L'anno successivo si aggiunge alla dotazione l'airbag lato guida (quello per il passeggero arriverà nel 1996) mentre la produzione raggiunge l'importante traguardo di 100.000 esemplari. Nel 1994 la 300 GE viene sostituita dalla 320 GE con unità 6 cilindri 3,2 e 24 valvole.

Con queste credenziali la Classe G affronta un nuovo aggiornamento nel 1997: oltre al restyling di carrozzeria si segnalano la capote elettrica per la versione Cabriolet, i dischi freno posteriori e il ripartitore elettronico di frenata tra gli assi. Nel 1998 ritorna la G500 mentre la 290 GD (1992) viene sostituita dalla 290 GDT con 5 cilindri in linea da 118 Cv e cambio automatico. Nel 1999, nel ventennale della produzione, viene lanciata la serie speciale G500 Classic (400 esemplari) con vernice cangiante.

2000: NUOVO MILLENNIO, NUOVO AGGIORNAMENTO
Il 2000 vede l'avvicendarsi di un importante rinnovamento per la serie W463: le novità si sintetizzano in un maggiore utilizzo di elettronica per tutto il veicolo (a favore della sicurezza e del comfort) e una migliore qualità percepita che possano rendere il fuoristrada Mercedes per antonomasia una vera e propria "berlina-rialzata" capace di affrontare terreni difficili ma confortevole e ben equipaggiata come un'ammiraglia. In questo contesto si segnala anche la fine della commercializzazione - in alcuni Paesi come Austria e Svizzera - della Classe G a marchio Puch. Tra le motorizzazioni si segnala l'introduzione della G 400 CDI con motore 8 cilindri biturbo e iniezione Common-Rail per 247 cavalli di potenza.

Nel 2001, dopo anni di forzata esclusione del mercato americano (e confinamento nel "mercato grigio"), finalmente inizia la commercializzazione negli Stati Uniti. Libera di "sfogarsi" Oltreoceano, la Classe G raggiunge presto 150.000 esemplari prodotti e adotta nuovi sistemi di sicurezza attiva: l'assistenza alla frenata d'emergenza Brake Assist (BAS), l'Electronic Stability Program (ESP®) e un evoluto sistema di controllo della trazione, l'Electronic Traction System (4ETS). A livello di trasmissione la Classe G può contare sulle quattro ruote motrici permanenti con tre differenziali bloccabili individualmente.

PALLA DI CANNONE: LA VERSIONE AMG
Il 2003 vede l'ingresso ufficiale della pachidermica jeep tedesca nel segmento delle supercar: nasce infatti la G55 AMG, disponibile solo per la versione "lunga" con 5 porte. La versione con "tuning ufficiale" è equipaggiata con un 8 cilindri a V di 5,5 litri per 349 cavalli. La velocità massima è elettronicamente limitata a 210 km/h. Nel 2004, con l'aggiunta della sovralimentazione la potenza schizza a 470 cavalli, con uno scatto sullo 0-100 di poco superiore a 5 secondi.

Superati i 25 anni di felice permanenza sul mercato, nel 2005 la classe G viene aggiornata nelle motorizzazioni: con l'introduzione della G320 CDI Turbodiesel da 221 Cv i modelli G320 benzina, 270 CDI e 400 CDI spariscono dal listino. A questo si aggiungono la G500 e la G55, la cui potenza cresce ancora a oltre 490 Cv. Si sottolinea l'introduzione del cambio automatico 7G-Tronic.

Nel 2008 lo stile viene aggiornato con alcuni ritocchi all'estetica e più complessi aggiornamenti di meccanica. Oltre a un'elettronica sempre più sofisticata (tra cui l'ESP con l'utile sistema di ausilio alla partenza in salita) la Classe G accoglie un nuovo motore 8 cilindri per la G500 (da 383 cavalli) mentre la G55 AMG tocca quota 500 cavalli.

2009: 30 ANNI DI PRODUZIONE
Il modello più longevo in oltre 120 anni di produzione Mercedes è ancora in pista, fabbricato con utilizzo di elevata componente artigianale nell'amato stabilimento austriaco di Graz. In omaggio a una vettura così fortunata e apprezzata, Mercedes lancia l'edizione speciale Limited 30. L'evoluzione, nel frattempo, continua: nel 2010 vengono introdotte le motorizzazioni con tecnologia BlueTec (che permette un livello di emissioni conforme all'Euro 5), proposti i modelli con guida a destra per i mercati che lo richiedono e messa in produzione una piccola quantità di esemplari per scopi militari e con 6 ruote.

Nel 2011 la versione speciale BA3 Final edition segna la fine della carrozzeria Station Wagon "corta" e nel 2012, oltre all'abitacolo completamente rivisitato, debuttano le mostruose versioni G63 AMG da 544 cavalli e G65 AMG che, grazie all'installazione di un possente 12 cilindri biturbo, permette alla Classe G di produrre 612 cavalli e di qualificarsi come il più estremo fuoristrada prodotto in serie del mondo.

OGGI
Secondo il principio del "non c'è limite a nulla", nel 2013 ecco la surreale Mercedes-Benz G 63 AMG 6x6, versione stradale con 6 ruote e nel 2015 la G 500 4x4² con altezza da terra di ben 44 centimetri.

Alvise-Marco Seno

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