Un omaggio della città agli autieri d’Italia. Il 16 febbraio 2023, la giunta di Milano ha deciso di intitolare un parco (tra viale Ortles, via Quaranta e via Marco d’Agrate, non lontano dalla Fondazione Prada) proprio per ringraziare i militari che tanto hanno fatto nella storia per la popolazione italiana. Gli autieri, che a fine 2021 hanno festeggiato il centenario, sono un corpo fondamentale: a partire dalla prima guerra mondiale, quei militari specializzati hanno condotto gli autoveicoli per molteplici finalità. L’Associazione ha organizzato due giorni di festeggiamenti.
Il programma. La cerimonia comincerà la sera di giovedì 25 maggio con un concerto della Banda della Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito al Teatro/Auditorium del Centro Asteria di piazza Francesco Carrara, con la partecipazione dell’attore Gianfranco Jannuzzo. Al termine, brindisi di rito. Il sabato 26 maggio, alle 11, inizio della celebrazione in via Marco d’Agrate, all’altezza del numero 34, con lo svelamento della targa commemorativa, l’intitolazione del “Parco agli Autieri d’Italia”, i discorsi istituzionali e il concerto pubblico della banda.
La storia. Nella delibera del Comune di Milano, si ricostruisce la storia di questo corpo militare. “La figura dell’Autiere”, si legge nelle motivazioni, “rivestiva un ruolo fondamentale per il trasporto di uomini, mezzi e approvvigionamenti in prima linea e per la riparazione di veicoli in panne. L'Arma trae origine dal nucleo di militari addetti alla condotta delle automobili a benzina costituito nel 1903 presso la Brigata Ferrovieri del Genio e costituita il 1° settembre 1906 in Sezione Automobilistica”. In piena Grande Guerra, venne costituito il Corpo Automobilistico dell’Esercito, che raggruppava i militari addetti alla conduzione degli autoveicoli. Era personale specializzato per la guida di mezzi allora rari e costosi, ma utilissimi. Finito il conflitto, quei militari in congedo continuarono a tenere i rapporti con i commilitoni: nel 1918 si raggrupparono nell’Anac, Associazione Nazionale Automobilisti in Congedo, che nel 1921, in piazza Beccaria a Milano, sede storica dell’allora Regio Automobile Club, divenne Anai, Associazione Nazionale Autieri d’Italia. Nel corso della storia, gli autieri sono stati protagonisti dell’organizzazione militare: loro è la responsabilità di movimentare uomini, mezzi, materiali d'armamento. In Italia e all’estero. “L’umile ‘Servizio’”, è ancora scritto nelle motivazioni del Comune di Milano, “si è dunque trasformato, applicando le potenzialità espresse dal semplice trasporto di uomini e mezzi, nella branca che ha fatto della gestione e manovra delle risorse una componente fondamentale di qualsiasi operazione”.
Autieri illustri. Tra i soldati autisti, vanno ricordati gli ex presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi, il pilota Tazio Nuvolari, l’imprenditore Ferruccio Lamborghini e il giornalista e poi presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
Oggi. L'Associazione attualmente conta 82 sezioni in territorio nazionale (con rappresentanze nel mondo) e cinquemila iscritti, tra autieri in congedo e ancora in servizio. Nel loro Museo Storico della Motorizzazione, a Cecchignola, Roma, hanno raccolto testimonianze a motore della loro storia e delle loro tradizioni. In ambito locale, regionale e nazionale, oggi gli autieri operano come volontari della Protezione Civile, sono sempre in prima linea in caso di necessità della collettività e sono impegnati nell’educazione stradale nelle scuole primarie e dell'infanzia. L’Associazione Nazionale Autieri d’Italia infatti è tra le istituzioni che prestano la loro collaborazione alla Piattaforma Nazionale Educazione Stradale del Miur, per migliorare l’educazione stradale e la preparazione dei piccoli utenti della strada. Perché diventino cittadini responsabili.