Lo specialista argentino, già vincitore della Freccia Rossa nel 2013 e nel 2015 su una Bugatti T40 del 1927, giunge in testa nella capitale alla fine della seconda giornata di gara.
Tanto sole e pioggia a sprazzi. La seconda tappa della Mille Miglia, con partenza al sorgere del sole da Cervia, ha visto gli equipaggi impegnati in 64 prove speciali per un totale di quasi 300 chilometri, con un arrivo in grande stile a Villa Borghese, nella capitale. Un insieme di luci, colori e suoni – manco a dirlo, quelli delle storiche in gara – che ha dato all’atmosfera un ché di magico, quasi surreale.
Oggi il banco di prova, sia per le vetture sia per i piloti, è stato molto più impegnativo. Vuoi per le condizioni metereologiche (in Umbria la pioggia era scrosciante), vuoi per la difficoltà delle prove speciali (molto più tecniche rispetto a quelle di ieri), c’è chi ha pagato pegno nella classifica generale.
Dopo la prova speciale numero 64, quella conclusiva della giornata, la classifica vede in prima posizione la coppia argentina formata da Juan Tonconogy e Barbara Ruffini su Alfa Romeo 1500 GS “Testa fissa” del 1933. Le piazze d’onore, provvisorie, vanno ad Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 e ad Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Lancia Lambda VIII serie Casaro del 1929.
Domani si riparte all’alba da Roma per affrontare l’impegnativa dorsale appenninica che porterà i concorrenti a Parma in serata.
(Nella foto, i leader della corsa alla chiusura della seconda tappa).
Gaetano Derosa e Alberto Amedeo Isidoro