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03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche
MODELLATA SECONDO NATURA
Suscitò scompiglio al Salone di Parigi nel 1937 la coupé “Goccia d’acqua” presentata dal prestigioso atélier francese. Furono solo quattordici le vetture così allestite. Questo esemplare potrebbe essere uno dei due con passaruota anteriori carenati. Potrebbe, perché nel ’46 fu trasformato in cabriolet. Da quando Anthony Lago s’installò nel 1934 alla guida della Talbot, le […]
03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche

Suscitò scompiglio al Salone di Parigi nel 1937 la coupé "Goccia d'acqua" presentata dal prestigioso atélier francese. Furono solo quattordici le vetture così allestite. Questo esemplare potrebbe essere uno dei due con passaruota anteriori carenati. Potrebbe, perché nel '46 fu trasformato in cabriolet.

Da quando Anthony Lago s'installò nel 1934 alla guida della Talbot, le vetture della marca vissero un benefico rinnovamento. E' dell'atélier Figoni et Falaschi la fastosa due posti sull'autotelaio Talbot Lago "T 150 C Super Sport" che suscitò clamore al Salone di Parigi nel 1937 per l'interpretazione audace dei nuovi parametri estetici che si andavano diffondendo in quegli anni.

Di quella fantastica coupé, spinta da un motore a 6 cilindri di quattro litri e in grado di raggiungere 175 km/h di velocità massima, il carrozziere francese costruì fino al 1939 quattordici esemplari, di cui due (e fra di essi il nostro, telaio n° 90110) dotati di parafanghi anteriori con passaruota coperti.

Pare che la nostra vettura sia stata acquistata nel 1937 dallo svizzero Dimitri Bragadir, che il 24 agosto dello stesso anno partecipò al Grand Prix per vetture sportive sul circuito del Bremgarten a Berna, vincendo nella classe oltre 1500 cm³ (a 120,059 km/h di media). Nel 1946 la nuova proprietaria, Mélanie Frey, affidò a Hermann Graber l'incarico di allestire sull'autotelaio della Talbot Lago una cabriolet due posti. La successiva proprietaria, madame Bebié, la conservò con grande scrupolo e nel 1966 l'auto passò di mano a Georges Frey di Zurigo, che la guidò sfoggiando le doti che il progetto originario le aveva riservato: motore da 140 CV, cambio Wilson con preselettore, telaio a longheroni con avantreno a ruote indipendenti e balestre semiellittiche al ponte posteriore.

Partecipò a numerose manifestazioni, tra cui la Mille Miglia del 1973, la Coppa Storica delle Dolomiti, il Rally di Montecarlo riservato alle "Voitures Anciennes" nel 1983 e due anni dopo la manifestazione "80 anni di sport" a Modena, dove Frey stabilì il tempo migliore sulla distanza di un miglio fra tutte le vetture partecipanti (fino al 1945). Nel 1986 la "T 150 C SS" arrivò tra le mani di Eric Traber, che nel 2002 ripristinò le sembianze della "Goutte d'Eau" che aveva esordito a Parigi nel lontano 1937.

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