Erede dell’Alfasud, l’Alfa Romeo 33 incarnava il compromesso ideale tra accessibilità e sportività negli anni 80, quelli delle giacche con spalline e dei mangianastri che si inceppavano sempre. Laudoracing la ripropone in scala 1:18, disponibile in autunno sul sito ufficiale e nei negozi specializzati. Analizziamo il prototipo.
Carrozzeria fedele
La carrozzeria è riprodotta con grande attenzione: verniciatura lucida nei colori bianco, petrolio, bordeaux, grigio metallizzato e con la livrea della Polizia di Stato. Le superfici pulite e precise restituiscono l’effetto della 33 originale, che negli anni 80 ebbe un buon seguito a livello commerciale.
Frontale e profilo
Il logo campeggia al centro della calandra, con incastri curati e fanaleria realistica, grazie all’ottima divisione tra la trasparenza dei fari e l’ambra degli indicatori di direzione. Cerchi e pneumatici sono riprodotti molto bene, con un disegno semplice, ma un pizzico d’orgoglio sportivo. Fanno bella mostra di sé dettagli come le maniglie a filo, che testimoniano la cura del marchio Laudoracing.
Abitacolo anni 80
Attraverso le ampie vetrature, che riproducono la buona luminosità originale, si scorge un abitacolo essenziale, con superfici leggermente ruvide come quelle che sentivano gli occupanti dell’auto “vera”. Plancia e strumenti sono coerenti con l’originale, con gli strumenti raccolti in un unico blocco, mentre il volante a tre razze conserva un tono sportivo.
Coda e tiratura
Nella parte posteriore spiccano linee tese e una leggera “cattiveria” che caratterizzava l’Alfa 33, anche nelle versioni base. La tiratura del modellino è limitata a 300 pezzi per colore, un dettaglio che ne accresce il valore collezionistico.