Chi era ragazzo negli anni Novanta la ricorda bene: la Suzuki Vitara Cabrio, con il suo look da fuoristrada compatto e modaiolo, era l’auto perfetta per il mare o la montagna, simbolo di libertà e leggerezza su quattro ruote. La versione JLX in tinta Deep Blue Pearl Metallic rappresentava l’anima più chic del piccolo 4x4 giapponese, diventando un vero e proprio status symbol dell’epoca. Oggi scopriamo la sua miniatura.
Il modello in scala
La francese Ottomobile, specialista nella riproduzione di auto iconiche, propone la Vitara Cabrio in scala 1:18, realizzata interamente in resina. Annunciata da tempo si può ora ordinare sul sito ufficiale al prezzo di 69,90 euro: una cifra più che onesta per un modello che riporta alla mente le estati spensierate e i walkman a cassette.
Dettagli realistici
La carrozzeria è perfettamente scolpita: frontale squadrato, paraurti in tinta, fari anteriori di ottimo realismo e targa “ufficiale” come in concessionaria. La verniciatura Deep Blue Pearl Metallic cattura la luce come con la stessa intensità dei depliant dell’epoca, mentre il soft top (non removibile) di plastica bianca riproduce fedelmente la capote che all'epoca rappresentava un vero vantaggio in estate. Curati i cerchi di lega con pneumatici coerenti con il periodo e l’assetto regolato alla giusta altezza.
Dentro l’abitacolo
Gli interni, anche se visibili solo attraverso i finestrini, rivelano un’attenta lavorazione: volante a quattro razze, cruscotto minimalista con strumentazione a fondo nero, sedili con trama a scacchi e profonde cuciture. Il contrasto tra la vernice blu esterna e la sobria tonalità interna restituisce quell’equilibrio tipico della Vitara, sospesa tra utilitaria e fuoristrada “da salotto”.
Una piccola icona
Osservandola, viene voglia di accendere lo stereo e cercare un CD del Festivalbar: la Vitara Cabrio ci ricorda che la nostalgia ha quattro ruote e un tetto che si toglie. La sua erede, oggi, è molto diversa, distante antenata che ha visto il suo ruolo trasformarsi negli anni fino ai giorni nostri in cui prevalentemente le poche rimaste vengono usate per competizioni off-road o da mattinieri cacciatori. Ma il mito della JLX resta vivo tra gli appassionati.
 
                             
                 
                
