Modellismo: Alfa 6, il lusso secondo il Biscione - Ruoteclassiche
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07/05/2024 | di Alberto Bonvicini
Modellismo: Alfa 6, il lusso secondo il Biscione
Oggi vediamo da vicino l’ammiraglia di Arese riprodotta in scala 1:18 da Laudoracing-Models. Si tratta della prima serie del 1979, con motore sei cilindri a V di 2.5 litri
07/05/2024 | di Alberto Bonvicini

In parte incompresa, l’Alfa Romeo Alfa 6, che qui vediamo riprodotta in scala 1:18 dalla Laudoracing-Models, esordì a fine anni 70, in un periodo non semplice. A conti fatti, costava abbastanza e consumava parecchio: non certo un’ottima combinazione, tanto che, il progetto, datato 1973, vide la luce solamente sei anni dopo.

Maxi Alfetta. A colpo d’occhio l’Alfa 6 aveva l’aspetto di un’Alfetta maggiorata, nonostante ciò, l’abitabilità non era al livello delle dirette concorrenti, soprattutto Audi 100, BMW Serie 5 e Mercedes W123. Il modello che esaminiamo oggi colpisce in primis per le dimensioni, essendo l’auto reale lunga ben 4,76 metri. Proprio osservando le linee di questa berlina “1:18” si comprende quanto l’Alfa Romeo volesse inserirsi nella lotta commerciale con le grandi tedesche dell’epoca.

Scala rispettata. In linea generale le proporzioni sono giuste: sulla parte anteriore, poi, spicca lo scudo cromato al centro della calandra nera. L’alternanza tra nero (tanto) e cromato (poco) prosegue sul paraurti anteriore e su quello posteriore, una delle tante particolarità di quest’auto. I gruppi ottici anteriori, rotondi e accoppiati, portano alla memoria l’analogo “muso” della BMW Serie 5, che per decenni ha adottato questa soluzione stilistica e funzionale. Ben curati anche i cerchi e gli pneumatici della nostra Alfa 6.

Lato B. La coda merita un capitolo a sé, perché molti dettagli si concentrano proprio in questa parte dell’auto: partiamo dalla targhetta “Alfa Romeo Alfa 6 2.5”, che è bicolore (argento/nero), posta sul lato destro del baule. Ma a spiccare sono le enormi luci posteriori, composte da sezioni interne multicolore (classiche, all’epoca), e il vano portatarga, che si trova sotto al pulsante di apertura del bagagliaio, in evidenza sulla carrozzeria. La targa (rigorosamente con la sigla della provincia arancione) mostra un profilo cromato: e, guardandola più attentamente, si notano pure le viti di fissaggio.

Abitacolo di pregio. Gli interni danno l’idea della comodità delle poltrone rivestite di pelle; ben riprodotto anche il volante e il grande cruscotto con inserti di legno. Realizzata in resina e non apribile, questa Alfa 6 ha un prezzo di 119,90 euro. L’ideale esposizione dell’ammiraglia prima serie sarebbe quella di affiancarla alla versione restyling, uscita nel 1983. Sperando che questa sia nei programmi di Laudoracing-Models.

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