Modellismo, Antelmi e la Lancia Delta HF 16V da rally - Ruoteclassiche
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01/03/2024 | di Alberto Bonvicini
Modellismo, Antelmi e la Lancia Delta HF 16V da rally
A Genova incontriamo Simon, impegnato a costruire per un cliente il modello partendo da un kit Italeri in scala 1:12
01/03/2024 | di Alberto Bonvicini

Chiunque sia appassionato di rally riconosce il grande contributo che il marchio Lancia ha offerto a questa difficile disciplina del motorsport. Basti ricordare i modelli Fulvia HF, Stratos, 037 e le Delta, in grado di conquistare tanti titoli mondiali. Ebbene, come forma di tributo a quest’ultima famiglia, di recente il brand bolognese Italeri ha editato il kit di montaggio in scala 1:12 della Lancia Delta HF integrale 16V, nelle versioni 1989 e 1990. Un vero superkit, con centinaia di pezzi, distribuiti tra abitacolo, motore e chassis, che lo specialista genovese Simon Antelmi ha personalizzato con diversi dettagli realizzati ad hoc.

Antelmi e il suo lavoro. Montare questo modello è già di per sé una maratona da ricordare, e, per avere un buon risultato, serve la giusta esperienza. Che non manca di certo allo specialista Antelmi, che ci racconta come ha lavorato sul modello Lancia da rally. Ecco le sue parole: “Per qualche anno ho fatto il navigatore. Grazie a quella esperienza sono riuscito a completare questo kit, aggiungendo particolari all’interno dell’abitacolo e nel motore, con l’aiuto della stampa 3D. Quali particolari? Le cuffie da trasferimento, il notebook, il quaderno delle note (rigorosamente in francese, dato che ho realizzato la versione dell’equipaggio transalpino Auriol-Occelli), la luce del navigatore e l’immancabile penna a sfera. Questo intervento ha contribuito ad arricchire in maniera determinante l’abitacolo”.

Consigli tecnici. La vettura va realizzata in bicolore, bianca e rossa: in alcune zone, poi, vanno apposte le decal con le caratteristiche bande azzurre e il main sponsor Martini. Ancora Antelmi: “Per realizzare un montaggio corretto, oltre alla perseveranza, serve un buon metodo di lavoro. Ad esempio, per evitare di cambiare continuamente il colore all’interno della tazza dell’aerografo, è utile radunare i pezzi da verniciare per tonalità; inoltre, le parti più grandi possono essere verniciate grazie all’utilizzo di bombolette apposite. Certo, il particolare deve avere sempre la meglio, e ciò va tenuto in considerazione per raggiungere il migliore risultato possibile”

Tocco finale. “Il motore e le gomme”, continua Antelmi, “sono stati sottoposti a un processo d’invecchiamento, che ne arricchisce i contenuti estetici. Gli anglosassoni lo chiamano weathering”, ovvero la capacità di donare a un soggetto quell’aspetto che assume dopo essere stato sottoposto all’usura o all’azione degli agenti atmosferici. Si ottiene con prodotti specifici per il modellismo, ma non solo: con gli pneumatici, per esempio, è sufficiente passare della carta abrasiva sul battistrada, per aumentarne il realismo”. Il risultato, passo dopo passo, lo vedete nella gallery, ed è un incrocio tra la pulizia della verniciatura classica e la bellezza di un motore vissuto.

TAGS modellismo
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