Siamo nel 1992 e dalla “fabbrica blu” di Campogalliano (Modena) esce anche la Bugatti EB110 SS, upgrade della EB110 GT: una versione ancora più potente (603 cavalli contro 553 del V12 quadriturbo 3.5) di un’auto straordinaria, che aveva precorso i tempi quanto all’architettura motore, i materiali di scocca e carrozzeria e per la trazione integrale. Con l’idea di correre a Le Mans. La breve e travagliata storia (1991-95) di questo “ritorno” e di questo modello rinnovò - almeno fino all’inizio dell’era VW, cominciata nel 1998 -, il mito della Bugatti, nella vita vera e, di conseguenza, anche nel modellismo.
Analisi. Serviva un modello definitivo, che celebrasse questa supercar nel migliore dei modi. A farla nascere è stata Autoart, che ha realizzato il miglior esemplare disponibile sul mercato. Oggi, infatti, vedremo com’è fatto questo “gioiello blu”. Frutto di una progettazione estremamente precisa e di materiali di ottima qualità, come da tradizione della Casa, il modello si apprezza in ogni, minimo dettaglio. L’abbiamo esaminato attentamente, confrontandolo con le foto dell’auto vera, a caccia di un difetto. Ma abbiamo dovuto desistere.
Dettagli da urlo. L’assetto, da alcune angolazioni, potrebbe forse sembrare leggermente “alto”, in relazione alla “memoria” che molti hanno di questa sportiva, sempre rara sulle strade italiane. Tra i tanti punti di forza, notiamo l’accuratezza nella riproduzione delle numerose prese d’aria che caratterizzano la versione SS: tra cui, le cinque ellittiche per lato sul vano motore, poste sul montante subito dietro i finestrini e i cerchi a razze. Ottimi i gruppi ottici (specialmente, quelli anteriori), interni curati millimetro per millimetro, ennesima conferma da parte di un brand che ha sempre mantenuto un livello elevato, realizzando negli anni modellini diventati veri “oggetti del desiderio” da parte di molti collezionisti.
Valutazione. Se si sta cercando una EB 110, questa di Autoart rimane a oggi la soluzione migliore in termini di fedeltà. La si trova “ancora” in alcuni negozi, tra i 250 e i 300 euro. L’alternativa, se non cercate una “top class”, è la più semplice versione della Burago, sempre in scala 1:18.