A mantenere vividi una parte di questi ricordi ci pensa Kyosho con un tributo alla Fiat 131 Abarth Rally in scala 1:18, che si distinse in questa specifica versione e livrea del Rally Costa Smeralda del 1981, guidata al trionfo dal finlandese Markku Alén e dall’inseparabile navigatore, Ilkka Kivimaki.
Un tema forte. Trovare riproduzioni di 131 Abarth Rally che abbiano vinto è piuttosto semplice: la torinese rappresenta infatti un’auto che vanta nel suo gran palmarès tre titoli mondiali Costruttori (1977, 1978 e 1980), una Coppa Piloti Fia nel 1978 (con Alén) e un Mondiale Piloti vinto da Walter Röhrl nel 1980. Senza contare, dal 1976 al 1982, 18 vittorie assolute, due doppiette e cinque triplette. Una macchina molto amata ancora oggi dagli appassionati.
Parliamo del modello. La qualità di Kyosho in questa realizzazione non è in discussione, tutto è riportato in maniera esemplare. Il modello è realizzato in metallo, ma nonostante abbia portiere, cofano e baule apribili, abbiamo deciso di fotografarla chiusa: da una parte per concentrarci sulla linea e sulla livrea, dall’altra per lasciarvi la sorpresa dei tanti dettagli interni, dalla strumentazione al motore, in caso d’acquisto.
Livrea meno vista. Molti di voi avranno senz’altro in mente le livree più famose della 131, ossia quella bianco-verde Alitalia o quella gialloblù Olio Fiat, ma posso garantirvi che anche in questa configurazione grafica, dal vivo come in foto, il modellino offre un piacevole colpo d’occhio e attira l’attenzione anche dei grandi collezionisti. Degni di nota alcuni aspetti, come i paraspruzzi e gli pneumatici con i cerchi decorati con il marchio Abarth, eccellente inoltre la fanaleria anteriore, con le coperture Carello molto ben riprodotte. La targa “TO” completa questo capolavoro italiano rimarcato dalla lettera identificativa nazionale “I”.
Valutazione. La 131 di soddisfazioni ne ha date tante a tifosi, piloti e, da tempo, anche ai collezionisti. Nella mensola di un appassionato di rally un “parcheggio” a questo modello andrebbe trovato, magari in compagnia dell’“erede”, Lancia 037. Il prezzo, tra i 180 e i 190 euro , non è proibitivo, ma il modello è destinato, come quasi tutte le realizzazioni della Kyosho, ad appassionati di buon livello.