"Ci si rivede sempre a Ferragosto, nel 2025". È l’ora dolceamara del “rompete le righe” in California, dove si chiude l’edizione 2024 della Monterey Car Week. Mentre gli ultimi ritardatari fanno check-out negli alberghi, ricaricano le auto sui carrelli (tranquilli, sono tanti i puri che vanno e vengono dalla penisola guidando le proprie amate storiche) e gli espositori sono già in viaggio da qualche ora verso i rispettivi quartier generali è ora di fare un bilancio di quello che è successo quest’anno nella più importante manifestazione diffusa di motorismo storico al mondo.
A Motorlux le più esclusive. Non sono mancate le storiche all’appuntamento, tra quelli principali e più esclusivi, che per primo dà il via alla Car Week. Come per le edizioni precedenti anche nel 2024 il Monterey Jet Center e Hagerty hanno accolto un pubblico che vede ancora l’auto come un necessario simbolo del proprio stile di vita, così come per i sofisticati ospiti dell’evento lo sono aerei privati, gioelli e distillati di qualità sopraffina. Un approccio epicureo al collezionismo, che si riflette anche sul parterre di quello che è stato mostrato durante la manifestazione. Tra un Learjet pronto per un viaggio intercontinentale e il piccolo aereo da famiglia abbiente che lo usa per spostarsi nella casa sul lago nel weekend hanno trovato infatti posto vetture tra le più desiderabili del mercato. Spazio quindi a Porsche 911, Dino Ferrari, Aston Martin DB4, auto immediatamente identificabili anche ai meno appassionati. Non sono mancate poi perle più rare per connoisseur, come possono essere una Lamborghini Espada o le Bentley d’anteguerra. A contorno anche le auto dell’asta di Broad Arrow Group, una selezione attenta che ha fatto contento più di un collezionista (e diversi venditori).
50 anni di corse storiche a Laguna Seca. Festeggiamenti doppi al circuito californiano, dove da mezzo secolo si trova sempre una buona scusa per mettere alla frusta tra un cordolo e l’altro le auto d’epoca della Rolex Monterey Motorsports Reunion. Un compleanno sentito per quella che, per molti gentlemen driver perlomeno di Oltreoceano, è la mecca delle corse storiche. Un programma ricchissimo che ha visto la pista impegnata per buona parte della settimana da piloti agguerritissimi e per nulla timidi nel "tirare il collo" alle auto, senza alcun timore reverenziale per il loro valore o la rarità. Qualcuna ha come sempre assaggiato l’erba nei dintorni del celebre cavatappi, senza drammi. Merita il voto massimo la vita di paddock, un vero e proprio museo – molto rumoroso – dove ha trovato posto il meglio della produzione di auto da corsa della storia, dalle anteguerra fino alle vetture di formula dei tempi della TV a colori.
The Quail, il lusso alla vecchia maniera. L’appuntamento organizzato dal Quail Lodge di Carmel-By-The-Sea si è ormai guadagnato la fama di vetrina elitaria per il lancio di nuovi modelli, come hanno fatto per esempio quest’anno Lamborghini con la Temerario o Maserati con la GT2 Stradale. In molti non sanno però che l’origine di tutto è un concorso d’eleganza molto curato che ha messo insieme vetture con un passato illustre provenienti da grandi collezioni ad altre semplicemente tenute in maniera maniacale da appassionati comuni. Il tutto in un’atmosfera ispirata ai ruggenti anni Venti, con i commis in livrea a spasso tra le auto e lo champagne che scorre a fiumi. Un collezionismo sempre edonistico, ma più consapevole.
La nuova stagione di Concorso Italiano. Inizia con l’edizione 2024 il nuovo corso della festa italiana della Monterey Car Week. Immutata la passione dei club che hanno animato il Concorso Italiano al Bayonette & Black Horse Golf Course di Seaside, mentre tutto attorno l'eventoinizia a cambiare pelle per diventare una celebrazione dell’italianità a tutto tondo. Sempre più difficile il lavoro dei giudici, che si trovano a dover selezionare le vetture da premiare tra una moltitudine di cavallini, quadrifogli, tridenti e in generale del meglio che la produzione automobilistica nostrana abbia offerto nel corso degli anni. L’ha toccato con mano il nostro direttore Gian Luca Pellegrini, che ha assegnato in rappresentanza di Corrado Lopresto il Chairman’s Award della manifestazione e che ha colto l’occasione per presentare per la prima volta al pubblico il club Scuderia Mazzocchi che vedrà la luce nel 2025 sul nostro circuito di Vairano.
Monterey Motorsports Festival, sempre più storiche. L’appuntamento del Monterey County Fairgrounds cresce e alla sua seconda edizione mostra sempre più attenzione per il mondo dell’auto d’epoca. Oltre a una selezione di vetture dall’asta di Mecum, la kermesse ha ospitato un crescente numero di auto storiche dei partecipanti, valorizzate anche dalla partnership con ASI. Il festival ha richiamato un pubblico di oltre 6.000 persone che hanno potuto ammirare 300 tra automobili, motociclette e bici elettriche, mezzi speciali e anche un elicottero Robinson. Nemmeno il leggendario test driver Lamborghini Valentino Balboni ha resistito e si è messo al volante di una Diablo GTR, facendone rombare il potente V12.
Pebble Beach e l’omaggio alla regina. La tradizione immutabile del Concorso di Eleganza per antonomasia si riconferma anche nel 2024, portando sul celebre campo da golf il meglio del motorismo storico mondiale dagli albori agli anni Ottanta (tra le auto quest’anno anche una Cizeta V16T). Con un programma di massima all’insegna della continuità (compresi gli eventi ancillari nei giorni antecedenti al concorso) la manifestazione ha confermato l’aurea di istituzionale regalità che possono avere le corse dei cavalli ad Ascot o il cambio della guardia a Buckingham Palace. Quest’ultimo paragone non è scelto a caso: nel 2024 oltre alle vetture del concours, domenica sul prato di Pebble Beach c’erano anche le Land Rover (e le Range) usate nel corso dei decenni dalla regina Elisabetta II, sia quelle per le parate ufficiali sia quelle per l’utilizzo più frugale e privato da parte della sovrana e rese celebri da alcune iconiche fotografie. Questa edizione è stata anche l’ultimissima occasione per vedere tra le vetture in gara nella categoria delle concept car “spigolose” la Ford Ghia Probe I Prototype del 1979, tragicamente andata perduta in un rogo durante il trasporto post-evento.