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A diciott’anni, talento, idee chiare e tante Porsche

Strani incontri su Instagram. Ragazzi, artisti, appassionati di storiche. Talvolta tutti in uno. È questo il caso del giovanissimo Enzo Del Bianco, francese, diciott’anni all’anagrafe. All’età di 14 anni lascia baracca e burattini, scuola compresa, e vola in India, dove impara i rudimenti della fotografia. Ma il suo sogno è disegnare e lo strumento di lavoro d’elezione il block notes.

Senza un diploma, però, mi sono subito reso conto che non sarei andato da nessuna parte” spiega. “Neppure con tutta la passione del mondo“. Per cui fa ritorno in Francia, si rimette a studiare e nel vecchio garage Wolkswagen di suo suocero ricava un angolino che adibisce a laboratorio artistico, utilizzando come “tela” le tavole di legno ricavate dai pallet.

Così ho cominciato a disegnare e dipingere le mie vetture preferite, soprattutto Porsche 356, 911 e 914“. Con una certa sorpresa, constata che i suoi lavori piacciono parecchio, tanto che quando li fa circolare comincia ricevere commesse su commesse: appassionati che gli chiedono di ritrarre coi gessetti le loro vetture o quelle che vorrebbero possedere. Passaparola e presenza sui social, che per un adolescente è pane quotidiano, gli permettono di farsi conoscere in Francia ma anche all’estero.

Sfruttando le conoscenze Oltreoceano del suocero, riesce a piazzare diversi suoi lavori negli Stati Uniti. Fino ad arrivare a un ordine davvero cospicuo e importante, che gli viene commissionato niente di meno che da Jeff Zwart, pilota, grande fotografo e porschista impenitente.

Mi occupo personalmente anche di scattare le foto dei soggetti” ci confida. “Dopo di che, scelgo i colori, di norma quattro o cinque per dipinto, che sono gli stessi usati per verniciare le vetture. Il mio laboratorio si trova in una carrozzeria, per cui ho a disposizione tutti quelli che voglio, anche nelle referenze giuste“.

Diciott’anni sono una bella età per scoprirsi imprenditore di se stesso. “Ho cominciato seriamente a lavorare solo da ottobre dello scorso anno” confessa. “E sono stupito della piega che ha preso la mia vita. E soprattutto dalla velocità della svolta“.

Il sogno è diventato un’attività remunerativa che gli consente di dedicarsi ai suo soggetti preferiti: Porsche 911, Ford GT40, Alpine A110, Lamborghini d’epoca e in genere icone sportive (ma anche aerei da guerra) di un’epoca che un adolescente non può certo avere tra i suoi ricordi.All’inizio vendevo le mie creazioni a prezzi compresi tra i 50 e 100 euro, ma con l’aumento degli ordini sono arrivato a chiedere 150-300 euro. Sempre che il soggetto mi diverta e provi piacere a ritrarlo, perché se invece è una commessa che non incontra il mio gusto personale, confesso che stabilisco un prezzo più alto…“.

Miracolo del talento e anche dei social, certo…

Dario Tonani

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Categorie: Storie
Tags: arteartisti
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