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Un taglia e cuci da maestro

Chi è Stefano Bressani, motoring artist che unisce la passione per il design e la scultura a quella per l’auto d’epoca attraverso l’arte della sartoria. 

Niente tavolozze e pennelli: questa volta in qualche modo c’è un che di prêt-à-porter, anche se – chiariamolo subito – l’artista che stiamo per presentarvi non confeziona abiti femminili d’alta moda. A vedere e toccare le sue creazioni, però,  la familiarità con l’arte (e le tecniche) della sartoria appare evidente: a “vestire” le sue tele sono infatti tessuti, pizzi e lamé.

Sculture vestite? Con qualche licenza, potremmo dire di sì. Più nello specifico si tratta di quadri realizzati, anziché con pennello e colori, utilizzando il corredo tipico dei sarti: forbici, stoffe, finta pelle, lamé, pizzo e chi più ne ha, più ne metta. Classe 1973, di Pavia, Stefano è un artista decisamente fuori dal coro nel panorama della motoring art contemporanea.

Subito dopo il diploma di Progettazione Meccanica dà sfogo alla passione coltivata sin dall’infanzia per il mondo dei colori avvicinandosi alla scultura e alla sperimentazione artistica. Il “filo” che unisce le sue creazioni passa attraverso il design, la moda, la musica, la pittura (reinterpreta Picasso) ma anche le icone pop e le star del cinema e della TV (tra i suoi soggetti preferiti Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, David Bowie, Elvis Presley, ma anche l’Uomo Tigre dell’omonimo cartone animato-cult, i Simpson e Dart Fener di Star Wars).

Altra sua passione i motori, intesi nell’accezione più ampia e più vintage: la Fiat 500, le auto americane, le Harley-Davidson, la Vespa. “Un grande e articolato lavoro di ricerca – spiega a Ruoteclassiche – che si esplica attraverso l’acquisto di capi d’abbigliamento che poi vengono smembrati ad hoc e utilizzati come se fossero colori, secondo precise nozioni anatomiche e prospettiche per orientarne trame e orditi”.

Le opere motoristiche di Bressani sono state esposte al Museo Piaggio di Pontedera (2011), al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (2014) e al Museo della Fiat 500 di Garlenda (2015). Le sue stampe (pezzi unici con inserti in stoffa) hanno una quotazione compresa tra i 200 e i 500 euro.

A corredo dell’articolo una piccola galleria fotografica che racchiude alcune sue opere.

Dario Tonani

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Categorie: Storie
Tags: arteartisti
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