Inaugurata lo scorso 14 aprile l’undicesima edizione del Design Museum, alla Triennale di Milano. Intitolata Storie. Design italiano, rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2019. Protagoniste della nuova rassegna due icone intramontabili del design automobilistico: la Fiat 500 N del 1958 e la Fiat Panda 30 del 1980. Entrambe le vetture appartengono alla collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA.
Non certo quel tipo di automobili che lasciano il segno per le innovazioni tecnologiche o per le prestazioni, le due utilitarie della Casa torinese hanno saputo ritagliarsi comunque uno spazio importante nel variegato panorama delle auto che hanno fatto la storia motoristica (e non solo) del nostro Paese. Modelli come 500 e Panda, infatti, più di tanti altri di pari segmento e fascia di prezzo hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi nel vissuto quotidiano intere generazioni di automobilisti, tanto in Italia quanto all’estero.
L’intramontabile 500 non è nuova alle comparse nelle sale di un Museo: appena un anno fa, infatti, un esemplare della serie F – tra le varie serie il modello più popolare di sempre – è entrato a far a parte della collezione permanente del MoMA di New York.
Il modello che ha varcato la soglia della Triennale, invece, è N del 1958, un pezzo di industria automobilistica italiana che si è guadagnato nel tempo lo status di opera di design di caratura mondiale. Al suo fianco, l’inossidabile Panda 30, archetipo di una stirpe che si estinguerà – non senza qualche rimpianto – soltanto vent’anni più tardi.
Dietro la storia delle vetture esposta, tutta da (ri)scoprire quella – ancor più affascinante – degli uomini che le hanno concepite: Dante Giacosa, papà della 500, e Giorgetto Giugiaro, “car designer del secolo” che della Panda ha progettato carrozzeria e abitacolo.
A.A.I.