Museo Nicolis, il ministro Urso in visita all'esposizione veronese - Ruoteclassiche
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27/05/2024 | di Roberto Barone
Museo Nicolis, il ministro Urso in visita all’esposizione veronese
Il titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy ha apprezzato le numerose collezioni, che raccontano la storia dell'automobile, della tecnologia e del design del XIX e XX secolo
27/05/2024 | di Roberto Barone

Nella giornata di ieri, domenica 26 maggio 2024, il Museo Nicolis di Villafranca (VR) ha ricevuto la visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha apprezzato le numerose collezioni che rappresentano il meglio dell'industria del nostro Paese dal 1900 ai giorni nostri.

Testimonianza del genio italiano. Il ministro è stato accolto da Silvia Nicolis, presidente dell'omonimo museo (fondato nel 2000 dal padre, l'imprenditore Luciano Nicolis). "La visita del ministro Adolfo Urso è molto significativa per il nostro Museo d’impresa” ha affermato, “che rappresenta una testimonianza concreta della resilienza, della determinazione e del genio tipici del Made in Italy”.

Valorizzare il patrimonio. Silvia Nicolis ricopre anche la carica di vice presidente di Museimpresa, l’associazione nazionale che fa capo a Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana. Silvia Nicolis è inoltre componente del Gruppo tecnico cultura di Confindustria nazionale e Commissario della Commissione nazionale storia e musei dell'Asi, Automotoclub storico italiano.

Un viaggio nel tempo. Il Museo Nicolis raccoglie non solo più di 200 di prestigiose vetture d'epoca, tutte perfettamente funzionanti e che raccontano l'evoluzione della motorizzazione e dell'ingegno umano, ma anche 104 moto, 114 biciclette, 100 strumenti musicali, 500 macchine fotografiche, 102 macchine da scrivere, 100 volanti di F1. E poi ancora motori, mezzi militari e oggetti della Prima e Seconda guerra mondiale, aerei, trofei e oggettistica. Dal primo propulsore a scoppio di benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi alla Lettera 22 di Olivetti, passando da marchi iconici come Ferrari, Maserati, Lancia, Fiat, Bianchi, e molti altri. In poche parole la storia dell’automobile, della tecnologia e del design del XIX e XX secolo.

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