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31/07/2008 | di Redazione Ruoteclassiche
NAPOLI MILIONARIA
Sai – ci spiega la nostra ‘talpa’ – in una rimessa in provincia di Napoli ci sono una trentina di auto storiche. Ridotte maluccio, ma molto interessanti”. La dritta ci riporta indietro di decenni, quando si andava ancora a caccia di vecchi relitti tra cascine e garage di campagna. L’impatto è quasi surreale: decine di […]
31/07/2008 | di Redazione Ruoteclassiche

Sai - ci spiega la nostra 'talpa' - in una rimessa in provincia di Napoli ci sono una trentina di auto storiche. Ridotte maluccio, ma molto interessanti". La dritta ci riporta indietro di decenni, quando si andava ancora a caccia di vecchi relitti tra cascine e garage di campagna. L'impatto è quasi surreale: decine di vetture di tutte le epoche (dagli anni 20 in avanti), coperte di polvere, nascoste dietro anfratti, occultate sotto pietosi teli.

Ci appare subito una Fiat "1100" cabriolet presumibilmente carrozzata da Castagna. Accanto, una "Campagnola" prima serie e una rara Innocenti "J4": a Napoli non se ne sono mai viste molte di "IM3" e "J4", non solo per il prezzo piuttosto alto, ma anche per la delicatezza delle sospensioni, poco adatte alle strade della città. Due Fiat "1500", una rara coupé e una spider testimoniano i fasti di un tempo: la prima è in condizioni migliori e con una spesa relativamente contenuta può tornare quasi nuova. Più rovinate appaiono una Fiat "Balilla" 3 marce, una Fiat "1100/103" e una "1200".

In un angolo nascosto fanno capolino due carri funebri realizzati su meccanica Fiat, una "Topolino" , due vecchi furgoni Fiat degli anni 50, due Lancia "Fulvia" berlina ultima serie, due "Flavia", una berlina prima serie (in condizioni disperate) e una terza serie (ancora recuperabile). Ma i pezzi di maggior pregio sono due Fiat "509", probabilmente del 1929: la seconda ha anche il sistema di regolazione dell'inclinazione dei fari dall'abitacolo, una chicca per l'epoca. Consapevole del loro valore, l'anonimo proprietario ha pensato bene di metterle sui cavalletti, visto che le ruote sono ancora quelle originali.

Molto ben conservati anche gli interni, così come le guarnizioni e le parti in legno. Con una spesa contenuta le due "509" potrebbero tornare a calcare le strade di Napoli, nonostante le condizioni del manto siano più consone a un Hummer che a due fragili Fiat d'anteguerra.

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