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12/11/2010 | di Redazione Ruoteclassiche
NESSUN REATO, TUTTI ASSOLTI
La “Mille Miglia connection”, scoppiata nel 2007 con gli arresti domiciliari degli indagati, è terminata con una clamorosa assoluzione. Secondo l’accusa – sfociata nella contestazione del reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta – gli imputati avrebbero manovrato l’assegnazione e la gestione della corsa senza che l’Aci Brescia (proprietario del marchio Mille Miglia) […]
12/11/2010 | di Redazione Ruoteclassiche

La "Mille Miglia connection", scoppiata nel 2007 con gli arresti domiciliari degli indagati, è terminata con una clamorosa assoluzione. Secondo l'accusa - sfociata nella contestazione del reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta - gli imputati avrebbero manovrato l'assegnazione e la gestione della corsa senza che l'Aci Brescia (proprietario del marchio Mille Miglia) guadagnasse in proporzione alla portata dell'avvenimento.

A finire sul banco degli imputati furono Giacomo Bontempi, Giuseppe Lucchini e Vittorio Palazzani, dell'Aci Brescia, e Costantino Franchi, Vincenzo Ziletti e Gino Danieli per Marva, la società che dall'82 al 2007 ha organizzato la Mille Miglia. L'arresto dei sei protagonisti, tutti noti imprenditori bresciani, destò grande clamore anche fuori del mondo del motorismo storico.

Dopo due anni di dibattimenti, la stessa accusa, il 14 ottobre, ha chiesto l'assoluzione perché "il fatto non sussiste".

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