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14/09/2022 | di Fabrizio Greggio
Opel compie 160 anni: 123 come costruttore di automobili
Sono trascorsi 160 anni da quando Adam Opel fondò la sua azienda, dedita inizialmente alla produzione di macchine per cucire. Arrivarono poi le biciclette e, nel 1899, le automobili: leggi tutto su Ruoteclassiche
14/09/2022 | di Fabrizio Greggio

Adam Opel fondò la sua azienda 160 anni fa. La prima attività fu la produzione di macchine per cucire; successivamente venne avviata la fabbricazione di biciclette e infine, nel 1899, arrivarono le automobili.

Nel settembre di 160 anni fa Adam Opel fondò la propria azienda a Rüsselsheim, gettando le fondamenta di una impresa di successo, attiva sul mercato internazionale in un’ampia gamma di settori. Dopo aver iniziato con la produzione di macchine per cucire nel 1862, Opel diventò il più grande produttore di biciclette del mondo e infine un marchio automobilistico di fama internazionale, oggi impegnato nella sfida imposta dalla transazione elettrica.

Visione europea. Adam Opel era il figlio maggiore del fabbro Philipp Wilhelm Opel e il suo destino era quello di continuare l’attività del padre. Tuttavia il giovane Adam coltivava ben diverse ambizioni. Dopo alcuni soggiorni a Liegi, Bruxelles e Londra, raggiunse la meta agognata fin dall’inizio del suo peregrinare, Parigi, dove scelse la sua strada: costruire macchine per cucire. Alla fine del mese di agosto del 1862, all’età di 25 anni, Adam tornò nella città natale di Rüsselsheim e avviò una modesta officina nella casa dei genitori.

Dalla stalla alla fabbrica. Ci vollero mesi per assemblare la prima macchina per cucire; nel 1863 Adam Opel creò la prima struttura produttiva in una stalla di suo zio, non più utilizzata. Negli anni seguenti l’attività prosperò e Opel si ingrandì. Nel 1868 costruì una nuova fabbrica con spazi produttivi e uffici. Dopo il trasloco, l’organico contava 40 persone. La produzione aumentò rapidamente, soprattutto perché Opel riusciva a soddisfare i desideri dei singoli clienti e progettava macchine per cucire speciali per necessità specifiche. Nel 1886 dallo stabilimento uscirono ben 18.000 macchine. L’azienda divenne uno dei più grandi produttori di macchine per cucire in Germania, con esportazioni in tutta Europa.

Si comincia a pedalare. Intorno al 1880, il grande fermento generato dalla progressiva industrializzazione offrì alla famiglia Opel altre opportunità. Nel corso di un viaggio a Parigi nel 1884, Adam Opel scoprì il velocipede e subito decise di acquistarne uno, intravedendo nuovi sbocchi per l’azienda. Come nel caso delle macchine per cucire, Opel adottò rapidamente tecnologie moderne per le proprie biciclette. Nel 1888 il velocipede, col quale due anni prima era iniziata la produzione di biciclette a Rüsselsheim, fu sostituito dalla bicicletta moderna. Nel 1890 furono vendute ben 2.200 due ruote. I cinque figli di Adam furono i migliori ambasciatori delle bici marchiate Opel, con più di 550 vittorie nelle corse ciclistiche. Negli anni 20 del secolo successivo Opel sarebbe diventato il più grande costruttore di biciclette del mondo, con una rete di 15.000 concessionari. Dopo l’introduzione della catena di montaggio nel 1923, dalla linea di produzione usciva una bicicletta ogni sette secondi.

Ecco l’automobile. Il passo decisivo nella storia dell’azienda - compiuto dai cinque figli dopo la morte di Adam Opel nel 1895 - avvenne nel gennaio del 1899, con l’acquisizione della Anhaltische Motorwagenfabrik, Casa automobilistica fondata da Friedrich Lutzmann, il quale mantenne nel nuovo assetto societario la carica di direttore tecnico. Nello stesso anno venne avviata la produzione di vetture a Rüsselsheim con la Opel Patent-Motorwagen System Lutzmann. Presto però il rapporto con Lutzmann si interruppe e nel 1901 la Opel avviò la collaborazione con la francese Darracq. Nel 1906 fu costruito il veicolo numero 1000; ormai però la Opel aveva raggiunto una propria autonomia industriale e pose fine al contratto con la Darracq. La gamma di modelli era molto ampia e andava dall’economica 4/8 PS “Doktorwagen” all’esclusiva 33/60 PS con motore a quattro cilindri biblocco di 8,6 litri. Lo scoppio della prima guerra mondiale impose alla Casa di concentrarsi sulla costruzione di autocarri e di motori aeronautici. La ripresa fu molto difficile e addirittura nel 1923 la fabbrica dovette chiudere i battenti, sia pure per breve tempo. Poi la rinascita e già nel 1928 la Opel si impose come il primo costruttore tedesco, con oltre 35.000 vetture allestite

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