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Opel Tigra: 30 anni fa il debutto con tre prototipi

Giovanile, “felina”, accattivante per lo sguardo e per la guida, ed economicamente appetibile. Ecco i cardini del progetto che guidarono la realizzazione della Opel Tigra. Una piccola coupé dal grande lunotto posteriore, disegnata dall’italiana Siv e pensata per la nicchia, diventata per molti il desiderio più grande dell’età adolescenziale. E che fece il suo primissimo debutto con il pubblico trent’anni fa, al Salone di Francoforte.

La Scamp. Come sappiamo sarà la più sportiveggiante coupé a entrare in produzione, che fu proposta sul mercato con due motori ecotec bialbero a 16 valvole di 1.4 e 1.6 litri. Ma vediamo nei dettagli le altre due varianti, entrambe basate sulla stessa piattaforma della seconda generazione della Opel Corsa, che accompagnarono la presentazione del prototipo della Tigra nel 1993. Una delle tre fu la Scamp, versione concepita per essere il modello d’ingresso della gamma di veicoli outdoor della Casa con il Blitz – e affiancare così la Frontera e la Monterey. Pensata per un pubblico particolarmente giovane, l’abitacolo prevede spazio sia per quattro adulti sia per tutto il necessario per il proprio sport preferito. Infatti, una delle peculiarità della Scamp è il vano di carico: le barre laterali smontabili sul montante C – soluzione poi adottata successivamente negli anni dalla C3 Pluriel –, così come il lunotto e i finestrini laterali potevano essere riposti in vani ricavati nei pannelli e sotto il pavimento, per aumentarne la capacità di bordo. Infine, delle guide consentivano il fissaggio di accessori e bici. Quando il divanetto posteriore era ripiegato ed il tetto montato, la Scamp aveva una capacità di carico di 1,3 metri cubi.

La Roadster. Meno pratica, ma incentrata al piacere di guida e al sogno giovanile en plen air, la Roadster. Questa vettura fu progettata essere una classica scoperta sportiva a due posti secchi. Per lei la Opel aveva previsto una rivisitazione dell’assetto, per incrementare il feeling tra conducente e vettura: ammortizzatori a gas, cambio a rapporti ravvicinati, servosterzo e l’ABS sono i principali elementi di differenziazione rispetto alle altre due “sorelle”.

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Categorie: Auto
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