Il Club Treviso Autostoriche ha un passato sportivo di prim’ordine. E non vuole dimenticarlo. Nato nel 1995, il sodalizio vanta molti appassionati driver, che si sono cimentati in molte specialità, dalla velocità in salita al rally. Una mostra fotografica permanente, nella sede del sodalizio, illustra i successi sportivi e vuol essere uno stimolo alla città per valorizzare i "suoi" piloti.
Appello a Treviso. Una mostra fotografica, in occasione dell’edizione 2023 della Mostrascambio Città di Treviso, ha esaltato i piloti, che si sono distinti dagli anni 60 e 70 proprio nella città veneta. Foto in bianco e nero e scatti più attuali hanno incuriosito il pubblico. L'esposizione di foto, poi, è tornata nella sede del club, dove resterà. Il Club Treviso Autostoriche ha promosso l’iniziativa per onorare i suoi soci sportivi, certo, ma anche per sollecitare la città (e in particolare Ac Treviso) a organizzare un evento (mostra e convegno), che ricordi e celebri i suoi piloti, alcuni dei quali ultraottantenni e con tante storie da raccontare.
I più veloci. Parecchi soci del Club Treviso Autostoriche hanno indossato tuta e casco, cimentandosi nelle varie specialità dello sport motoristico con ogni tipo di auto, dalle utilitarie per la famiglia alle sportive. Sono stati chiamati a rapporto tutti gli iscritti, che hanno mandato scatti di automobili, in molti casi già diventate storiche. Tra i soci corsaioli, si ricordano: Renzo Bettinello, Giorgio Bettio, Maurizio Boschetti, Willy Cocconcelli, Antonio Giuliato, Paolo Imperato, Pietro Iula, Anselmo Limiti, Alessandro Luzzato, Giovanni Maraglino, Pierre Mermoud, Luciano Minato, Luciano Nistri, Moretto Wiel, Italo Pain, Mario Pellin, Sandro Scatamburlo e Carlo Turchetto. Tra gli ospiti, Albino Gabriel, Piero Polese, “Nonnojet” Giancarlo Ronchi e Renato Sartoretto.