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Pandamonium: un pandino e 300 cavalli

Dalla placida Regione dei Laghi, in Inghilterra, arriva una spettacolare interpretazione della Fiat Panda 4×4 firmata “M-Sport”: un esemplare unico pensato per i rally. Eccola in dettaglio!

Si, il nome M-Sport potrebbe trarre in inganno ma chiariamo subito: qui la linea sportiva di BMW non c’entra nulla. Il progetto “Pandamonium” ha origine in Cumbria, nel nord-ovest del Regno Unito, quando il rudere di una Fiat Panda viene affidato alle sapienti mani dei tecnici di M-Sport. La metamorfosi ha avuto inizio combinando la passione per le competizioni offroad, un po’ di sana nostalgia e una corposa dose di perizia tecnica e culminando in una cattivissima auto da rally.
Matthew Wilson, a capo di M-Sport e artefice di questa Panda-monstre, ha dichiarato: “La Panda M-Sport è uno dei progetti apripista di una nuova era per l’azienda, che qui a Dovenby Hall si accinge a realizzare progetti su misura”. E prosegue: “Pandamonium è il trampolino di lancio perfetto per il reparto designato, M-Sport Special Vehicles, pronto e capace di cimentarsi anche in richieste speciali come la Panda 4×4 M-Sport”.

Anabolizzata. In realtà, Pandamonium della Panda 4×4 conserva solo la scocca, la carrozzeria è stata allargata con passaruota esagerati, sullo stile delle auto da rally di Gruppo B, a seguito dell’allargamento della carreggiata di ben 360 mm. Il body kit è completato poi da prese d’aria, splitter e minigonne mentre sulla parte posteriore è stato installato un diffusore, inclusivo dei due grandi terminali di scarico.

Sul filo dei 300 CV.
Il comparto tecnico è derivata dalla Fiesta R5 Mk1 da rally: uno dei grandi successo della M-Sport. E come la Fiesta R5, anche la Panda 4×4 è dotata di un quattro cilindri turbo EcoBoost da 1,6 litri capace di erogare 295 CV e 450 Nm. La trasmissione si avvale di un cambio sequenziale Sadev a cinque marce, con differenziali anteriori e posteriori regolabili e settabili per l’uso su asfalto o ghiaia. L’accelerazione 0-100 è nell’ordine dei tre secondi. La frenata, invece, è assicurata dal potente impianto frenante firmato AP Racing. Per adattare la meccanica alla nuova destinazione d’uso, l’assetto è stato completamente rivisto per garantire una tenuta di strada ottimale e anche il passo è stato allungato: 2,48 metri contro i 2,16 del modello di serie.

Via il superfluo. L’interno, già essenziale, è stato alleggerito: nuovi i sedili sportivi con sei punti di ancoraggio, in sostituzione di quelli standard; la panchetta posteriore lascia il posto alla ruota di scorta ed al rollbar omologato FIA.  Solo la struttura della plancia è rimasta originale, completata con una strumentazione digitale. Tra le dotazioni c’è il Launch Control, essenziale per ottimizzare la trazione e assicurare partenze al fulmicotone, coadiuvate da pneumatici Pirelli P-Zero calzati su cerchi multirazza OZ da 18”. Al posteriore resta la scritta “Panda 4×4” pressofusa sul portellone: omaggio, imprescindibile, al modello originale.

L’azienda. M-Sport è stata fondata nel 1979 dall’ex pilota Malcom Wilson e dopo l’apertura della sua nuova pista per le prove e dell’impianto di produzione all’interno della Dovenby Hall Estate, Pandamonium è la prima delle creazioni “tailor made”, progettate secondo le specifiche richieste dal cliente. Al momento non ci sono piani per utilizzare la Panda da rally in competizioni ufficiali, ma considerato che l’azienda britannica ha prestato il suo zampino per modelli di successo come la Bentley Continental GT3 e la Ford Fiesta WRC, questa Fiat Panda potrebbe dare filo da torcere ad alcune “vere” auto da competizione. Qui potete vederla in azione nel video caricato sul canale YouTube di M-Sport. 

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