Piccole bombe francesi: 104 ZS, la prima sportiva della Peugeot - Ruoteclassiche
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05/06/2024 | di Andrea Paoletti
Piccole bombe francesi: 104 ZS, la prima sportiva della Peugeot
Figlia degli anni 70, rappresenta la “mamma” di tutte le sportive della Casa del Leone, che conosceranno un grande impulso nei due decenni successivi
05/06/2024 | di Andrea Paoletti

Chi oggi ha tra i 40 e i 60 anni conserva un’immagine della Peugeot forgiata nel periodo 80-90 dalle vittorie nei rally della 205 Turbo 16 e della 309 GTI 16V, ma anche della 405 Turbo 16 alla Parigi Dakar e della T16 alla Pikes Peak. Una vetrina sportiva esibita sfacciatamente soprattutto con una gamma di sportive stradali che hanno lasciato il segno. Oltre a popolare i sogni degli allora diciottenni. Come la 205 GTI.

Prima Peugeot sportiva. Pochi invece ricordano che fino ad allora la Peugeot si era contraddistinta per valori come praticità, comfort e una certa sobria eleganza, tanto che, mettere un po' di pepe nella propria gamma, i vertici della Casa francese decidono a fine anni 70 di utilizzare la piccola di casa, la 104, lunga appena 3,30 metri nella versione a tre porte. Lanciata nel 1972 come risposta alla Renault 5 e declinata anche con marchi diversi, ovvero Talbot Samba e Citroën LN, era disponibile sia in versione a 5 sia a 3 porte; proprio quest’ultima, con pianale e passo accorciato, aveva tutte le carte in regola per dare vita a una “bombinette”, una piccola bomba. Al Salone di Parigi del settembre 1975 fa così il suo debutto la 104 ZS – dove la S sta per Sport – con motore da 1.124 cm³ e 66 CV.

Solo mille. Grazie al peso di soli 780 kg, che le permetteva di accelerare da 0 a 100 in 12,4 secondi e di raggiungere i 155 km/h, si apre l’epopea della 104 “pepata”, protagonista di un trofeo monomarca seguitissimo e vittoriosa nei rally nella sua classe. Nel 1979 si arrivò al top con la ZS 2, per permettere l’omologazione per il Gruppo 2: la piccola era disponibile solo nel colore grigio scuro Vulcan, con fasce adesive laterali rosse e i bellissimi cerchi a stella Amil da 13 pollici, mentre all’interno spiccavano il contagiri e il volante a tre razze forate, un classico dell’epoca, già presenti anche sulla ZS.

Con 93 CV si vola. La vera novità stava però nel cofano motore, sotto forma di un quattro cilindri da 1.360 cm³ con due carburatori a doppio corpo Solex (lo stesso che verrà utilizzato sulla Visa Chrono e sulla Talbot Samba) capace di 93 CV, che spingeva la ZS 2 a una velocità massima di 173 km/h, con uno 0-100 in 10,5 secondi. A partire dall'anno successivo, questo motore, depotenziato a 72 CV, venne montato sulla 104 ZS “normale”, salvo fare marcia indietro nel 1982 risalendo a 80 CV, sufficienti per una velocità massima di 164 km/h (e uno 0-100 in 11,6 secondi), con il cambio a 5 marce, che era già diventato di serie.

Vincente anche nei rally. Per sopportare senza problemi l'aumento di potenza, al retrotreno la ZS aveva una barra stabilizzatrice, mentre quella anteriore venne rinforzata, oltre all’adozione di un impianto idraulico a doppio circuito. La ZS venne impiegata dal reparto corse Peugeot in numerose gare tra la seconda metà degli anni 70 e i primi anni 80, con un decimo posto al Tour de Corse del 1977 grazie all’equipaggio Lefebvre-Todt, mentre saranno diversi i Trofei Rally organizzati con l’utilitaria Peugeot, che alleverà molti bravi piloti. Nei primi anni 80 la 104 ZS venne poi rapidamente superata dalla concorrenza. Poco male, da lì a poco sarebbe arrivata la 205 a cambiare per sempre il mondo delle piccole sportive.

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