Piccole bombe italiane: Fiat Punto Sporting, sportiva nell’ombra - Ruoteclassiche
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05/08/2024 | di Andrea Paoletti
Piccole bombe italiane: Fiat Punto Sporting, sportiva nell’ombra
Nonostante il nome non è pensata per le prestazioni pure (per quelle c’è la GT), ma grazie a motori brillanti e a dettagli estetici azzeccati, rappresenta un compromesso interessante
05/08/2024 | di Andrea Paoletti

La presenza nella propria gamma della Punto GT, erede della Uno Turbo e chiamata a ricoprire il ruolo della versione sportiva, lasciava in realtà aperta la porta a un allestimento basato sull’1.6 da 88 CV già usato sulla Punto 90 e sulla Cabrio, con l’aggiunta di alcuni dettagli estetici e meccanici volti a render la versione più brillante. Ecco che, così, nel 1995, nasce la Punto Sporting.

Sportività discreta. L’impostazione è la medesima di tutte le altre Punto: trazione anteriore, motore trasversale, schema MacPherson sull’asse anteriore e sospensioni posteriori indipendenti, con impianto frenante misto (dischi davanti, tamburi dietro). La Sporting fa ricorso a pochi selezionati dettagli per distinguersi dalle sorelle: ovvero cerchi di lega di disegno specifico da 14” (a richiesta) con pneumatici 175/60, targhetta identificativa sul portellone, retrovisori in tinta carrozzeria, minigonne (non verniciate) e un profilo rosso sulle plastiche paracolpi delle fiancate.

Cambio accorciato, ma sfiora i 180. Dal punto di vista meccanico invece, la modifica più evidente è rappresentata dalla presenza di un cambio con rapporti accorciati del 10%, una barra antirollio posteriore di maggiori dimensioni, sospensioni più rigide e, all’interno, un volante sportivo con airbag di serie. Disponibile solo in versione a tre porte, la Sporting “prima serie” raggiungeva i 178 km/h e accelerava da 0 a 100 in 10,8 secondi, numeri nettamente inferiori rispetto alla GT, ma in ogni caso interessanti per un’utilitaria. Non abbastanza per la clientela, però, visto che le vendite della Sporting si manterranno sempre basse, con la motorizzazione 1.6 che sarà sostituita, dopo solo due anni, dal nuovo 1.2 16 valvole da 86 CV, portato al debutto dalla Lancia Y.

Da 1.6 a 1.2 16V. La Sporting di seconda generazione, lanciata nel 1997, non ha solamente un nuovo motore, che, pur essendo di cilindrata inferiore, si dimostra molto brillante, ma adotta altre migliorie, come le sospensioni della GT. Esternamente, come tutta la gamma, le linee morbide della Punto originaria sono leggermente smussate, con i gruppi ottici di dimensioni ridotte e più appuntiti e l’adozione di pneumatici più larghi da 185/55R14, oltre a un rapporto finale del cambio accorciato, sempre per privilegiare la risposta e donare un carattere brioso alla vettura che ora prende la denominazione di Sporting 16V.

Quasi introvabili. Più leggera di 70 kg rispetto alla GT dotata di motore turbo, la Sporting fermava la bilancia poco sopra i 1.000 kg, un valore non da record per i tempi, ma che permetteva un favorevole rapporto peso-potenza, rendendola, grazie all’elasticità del quattro cilindri 16 valvole aspirato, reattiva e piacevole da guidare. Al giorno d’oggi trovare una Punto Sporting, soprattutto dotata dell’1.6 da 88 CV, è impresa ardua: pochi esemplari prodotti e finiti in gran parte demoliti, in quanto considerati alla pari di una Punto normale. Questo rende le Sporting oggettivamente rare e porta a trovare vetture attorno ai 2-3 mila euro, come a prezzi di gran lunga superiori se le auto sono ben conservate, proprio perché ne sono sopravvissute poche. Meno quotate, in genere, le versioni equipaggiate con l’1.2 16V.

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