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16/11/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Pininfarina X: 55 anni con la testa in aria
Chi ci segue su Facebook avrà sicuramente notato il post pubblicato il 13 novembre sulla Pininfarina X, presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1960. Esattamente 55 anni fa. Si tratta di una concept car molto particolare, di una vettura sperimentale realizzata dal carrozziere torinese nel tentativo di produrre un veicolo con un coefficiente di penetrazione ridottissimo.
16/11/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

Presentato al Salone di Torino del 1960 lo studio aerodinamico di Pininfarina che vanta un CX ancora oggi invidiabile. Attualmente è in vendita su un sito americano. Al prezzo di 595.000 dollari.

Chi ci segue su Facebook avrà sicuramente notato il post pubblicato il 13 novembre sulla Pininfarina X, presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1960. Esattamente 55 anni fa. Si tratta di una concept car molto particolare, di una vettura sperimentale realizzata dal carrozziere torinese nel tentativo di produrre un veicolo con un coefficiente di penetrazione ridottissimo.

Lo studio dell’aerodinamica applicata all’automobile ha radici molto lontane ma tra le fine degli anni 50 e l’inizio dei 60 era l’Italia la patria della ricerca di efficienza aerodinamica. È in quell’epoca che Pininfarina si dota di una galleria del vento e inizia a perfezionare l’aerodinamica sulle vetture stradali. Oltre che proporre concept car avanzate. Come questa X, progettata da Alberto Morelli, professore del Politecnico di Torino al quale Pininfarina, studioso di aerodinamica applicata ai trasporti aerei, aveva chiesto di estendere i suoi studi su una vettura per famiglie a bassa resistenza aerodinamica, in modo da consentire, a parità di motore, velocità superiori e consumi ridotti.

La Pininfarina X è il risultato di tale richiesta: una vettura a forma di goccia, con una sezione stretta anteriormente che si espande nella zona centrale e si allunga nel posteriore. Senza dimenticare la novità della disposizione delle ruote, quattro ma disposte in modo non convenzionale: una centrale anteriore, due laterali molto spostate verso il posteriore e una centrale posteriore. Il motore è un quattro cilindri di 1089 cm³ e 43 CV, con il cambio a quattro marce della Fiat 1100. Secondo Morelli, le pinne posteriori non volevano essere un cedimento alla moda in voga negli Stati Uniti ma servivano a contrastare la perdita di stabilità dovuta alla forma aerodinamica esasperata. Così allestita la Pininfarina X raggiungeva i 150 km/h, il 20% in più di una Fiat 100 di serie. Il coefficiente di penetrazione era di 0,23, lo stesso che hanno oggi le vetture stradali più aerodinamiche.

Ma la storia di questa vettura non finisce con il Salone di Torino del 1960. La Pininfarina X è di recente salita alle cronache per essere stata venduta il 17 gennaio scorso in un’asta statunitense (Barrett-Jackson) al prezzo di 330.000 dollari (285.000 euro al cambio di allora). E per essere rimessa in vendita nemmeno quattro mesi dopo ( 5 maggio 2015) al prezzo di 595.000 dollari (535.000 euro). In pratica l’88% in più. Una ulteriore conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di come si possano investire bene i propri denari con le auto storiche. Sempre che si riescano a vendere. La Pininfarina X è ancora in offerta: chi fosse interessato all’acquisto può cliccare qui.

Gilberto Milano

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