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03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche
PRIMA IL DOVERE!
La Casa di Ingolstadt riprese la produzione nel ’49: non con un’automobile, ma con un furgone, perché la cosa più urgente era rimettere in moto l’economia del Paese. Per il lancio pubblicitario, alcuni esemplari viaggiarono in lungo e in largo per la Germania. Due cilindri “700”, due tempi, trazione anteriore.Per il lancio del nuovo furgone […]
03/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche

La Casa di Ingolstadt riprese la produzione nel '49: non con un'automobile, ma con un furgone, perché la cosa più urgente era rimettere in moto l'economia del Paese. Per il lancio pubblicitario, alcuni esemplari viaggiarono in lungo e in largo per la Germania. Due cilindri "700", due tempi, trazione anteriore.

Per il lancio del nuovo furgone DKW "Schnell-Laster F 89 L" la Auto Union fece allestire un certo numero di esemplari in una particolare livrea pubblicitaria, che prevedeva il marchio, la descrizione del modello e il prezzo scritti sulle fiancate e sulla coda e li fece girare in lungo e in largo per la Germania a caccia di clienti, specialmente nelle campagne. Il nome "Schnell-Laster" vuol dire "carico merce veloce" e col metro d'allora questo furgone veloce lo era davvero: sfiorava gli 80 km/h.

La sua meccanica, con un piccolo bicilindrico a due tempi e la trazione anteriore, si basava su quella delle vetture DKW più economiche d'anteguerra. La prima serie, prodotta dal 1949 al 1952, era disponibile in quattro allestimenti: "Kombi", furgone promiscuo; "Kastenwagen", furgone chiuso; "Bus", pulmino a otto posti; "Pritschenwagen", furgone cassonato con passo allungato di 50 cm. La seconda serie rimase in produzione dal 1952 al 1954. In totale dalla linea di montaggio di Ingolstadt uscirono 28.263 esemplari di "F 89 L".

Quello della nostra prova, un "Kombi" del 1950 magnificamente restaurato, fa parte della collezione di "Audi Tradition". La carrozzeria ha linee essenziali, dettate dalla massima economia, tuttavia appare curata nei particolari. L'abitacolo è luminoso e i sedili, con un robusto rivestimento in finta pelle, ci sembrano subito comodi. Il bicilindrico due tempi sale di giri in modo pronto e fluido. L'uso del cambio richiede esperienza, dato il movimento "a bandiera" (sinistra, destra) della leva e la mancanza di sincronizzazione degli innesti. Lo sterzo è leggero e impreciso, ma la tenuta di strada non pone problemi.

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