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23/08/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Raduni storici: la ricetta inglese
Il drammatico incidente di sabato 22 agosto a Brighton, in Inghilterra, dove un jet degli anno ’60 è caduto sulle auto incolonnate in autostrada, ha messo sotto accusa il fenomeno degli airshow nel Regno Unito. Oltremanica, la passione per gli aerei, soprattutto per quelli d’epoca, è sentita al pari di quella per le classic car. […]
23/08/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

Il drammatico incidente di sabato 22 agosto a Brighton, in Inghilterra, dove un jet degli anno ’60 è caduto sulle auto incolonnate in autostrada, ha messo sotto accusa il fenomeno degli airshow nel Regno Unito. Oltremanica, la passione per gli aerei, soprattutto per quelli d’epoca, è sentita al pari di quella per le classic car. Tanto che parate di veicoli d’epoca abbinati a show di rarissimi aerei storici sono gli ingredienti del sicuro successo di ogni manifestazione di questo tipo. Ma sono davvero manifestazioni pericolose? Oppure è solo un problema di applicazione di elementari regole di sicurezza? Ecco il racconto di come si è svolta una delle più importanti, a cui abbiamo partecipato direttamente.

Per tutta l’estate in Gran Bretagna si sono moltiplicate le commemorazioni di carattere militare. Le manifestazioni legate alla Prima Guerra Mondiale continueranno fino al 2018, ma in particolare quest’estate si è celebrato il settantesimo anniversario della WW2 Victory, la fine della Seconda Guerra Mondiale.

A Shuttleworth, paesino non lontano da Billingswade (meno di un’ora a nord di Londra) a Giugno sono iniziate una serie di manifestazioni davvero suggestive, che hanno abbinato parate di veicoli d’epoca a eccezionali show aeronautici. Shuttleworth infatti è la casa dell’omonima Shuttleworth Collection, un’eccezionale raccolta di aerei d’epoca, molti dei quali appartenuti ad assi delle due guerre.

Le collezioni di questo tipo in Gran Bretagna sono molte, ma Shuttleworth è unica perché i suoi aerei, anche i più antichi risalenti agli albori dell’aviazione… volano ancora. Solo qui infatti si possono vedere, in azione, i cosiddetti edoardiani: Blackburn Monoplane e Deperdussin del 1909, il più vecchio aereo al mondo in condizioni originali ancora in grado di volare.

Le immagini che vi mostriamo sono relative al Military Pageant di fine Luglio: una giornata dedicata a veicoli, aerei e personaggi dei due conflitti mondiali. Oltre seimila i visitatori. Come spesso accade in Inghilterra, la cura dei dettagli è sempre notevole, quindi non mancavano i personaggi in uniforme d’epoca, così ben scelti da sembrare appena usciti da un film storico. Il casting dei personaggi a terra è prova di grande attenzione al particolare, ma i piloti devono anche saper pilotare… eppure anche qui certi volti sbirciati negli abitacoli sembravano proprio quelli delle foto sbiadite della Battaglia d’Inghilterra.

La parata dei veicoli d’epoca ha dato spazio a quei veicoli militari che spesso sono dimenticati: i trasporti di truppe e mezzi. A Shuttleworth c’era un’eccezionale raccolta di camion della Prima Guerra Mondiale, quasi sempre in condizioni originali, non restaurati ma, incredibilmente, funzionanti. La star dello show a terra è stato senz’altro il Tank MkV, uno dei primi carri armati utilizzati  sul Fronte Occidentale, che era corredato anche da soldati e ufficiale. Tra le automobili spiccava un curioso veicolo di epoca edoardiana utilizzato come starter motor dei biplani e la Vauxhall D degli ufficiali datata 1918.

Lo spettacolo aereo è iniziato con un momento davvero storico: l’ultimo volo del meraviglioso Vulcan, bombardiere degli anni 50, inizialmente studiato per un conflitto nucleare. Il suo aggraziato delta ha solcato per l’ultima volta i cieli. Troppo costoso continuare a mantenerlo in operazione nonostante l’importanza tecnica (un enorme bombardiere che vola come un caccia) e storica di questo particolare esemplare. Fu infatti autore dell’audace raid Londra-Falkland non stop, un volo incredibile per andare a bombardare la pista dell’aeroporto delle Falkland e fare capire agli argentini che anche a diecimila miglia di distanza gli inglesi potevano colpirli con bombardamenti pesanti. Secondo molti, fu la mossa che vinse la guerra.

Dopo il canto del cigno del Vulcan, è venuta la volta dei grandi amori britannici. Hurricane e Spitfire (i caccia che vinsero la battaglia d’inghilterra) corredati da molti altri velivoli della stessa epoca, tra cui il volo in soupplesse  strano Fleiser Storch (l’aereo tedesco a decollo verticale che prelevò Mussolini al Gran Sasso). Nel frattempo, gli appassionati potevano andare a fare voli di piacere a bordo dei biplani Dragon Rapide degli anni ’30.

Fine giornata e di solito, in Inghilterra, il vento cala. È il momento degli incredibili alianti di inizio secolo, vere e proprie sdraio da spiaggia volanti, e dei secolari monoplani dei pionieri. L’ultimo volo della giornata ha visto un vecchio Provost lanciare sulla folla una miriade di papaveri rossi, segno di rispetto per tutti i caduti delle due guerre. Quindi è arrivato il momento più bello.

Tra la folla erano molti i famigliari e discendenti dei piloti che portarono in combattimento i velivoli dello show. Tutti loro hanno potuto posare per foto di gruppo e anche sedere nell’abitacolo che fu dei loro nonni e bisnonni, assi dei cieli. Il prossimo appuntamento a Shuttleworth è previsto per il 6 Settembre (“The Shuttleworth Pageant Airshow”) e il 4 ottobre Season Finale. Per prenotare e ulteriori informazioni www.shuttleworth.org/whats-on/

Alex Roggero

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