Re Carlo III concede il Royal Warrant alla Aston Martin - Ruoteclassiche
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28/04/2025 | di Cesare Sasso
Re Carlo III concede il Royal Warrant alla Aston Martin
Il sovrano britannico rinnova l’apprezzamento per il costruttore di Gaydon con il celebre sigillo destinato alle aziende che forniscono beni o servizi di eccellenza alla Casa reale
28/04/2025 | di Cesare Sasso

L'Aston Martin è stata insignita di un Royal Warrant da Re Carlo III, riconoscimento ufficiale conferito dalla famiglia reale britannica a persone o aziende che forniscono beni o servizi alla Casa reale in modo regolare e continuativo per un periodo minimo di cinque anni. In realtà la Casa di Gaydon aveva ottenuto il sigillo reale già nel maggio del 2024, tuttavia l’annuncio è stato fatto solo ora, in modo da potersi fregiare del nuovo Royal Crest, ovvero il rinnovato simbolo araldico che le aziende possono utilizzare per segnalare il Royal Warrant (diverso rispetto a quello in uso durante il regno della Regina Elisabetta).

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Cliente di lunga data

Il riconoscimento alla Aston Martin da parte del sovrano non stupisce più di tanto, e non è neppure la prima volta che il costruttore riceve una onorificenza simile dalla corona. Re Carlo, infatti, è un affezionato cliente oltre che un socio dell’Aston Marton Owners Club dal 1973 e aveva già concesso un sigillo reale - in qualità di Principe di Galles - nel 1982. Il riconoscimento attuale è invece il primo che Aston Martin riceve da un regnante.

L’amore dei reali per il marchio

L’infatuazione reale per le Aston ha origine antica. La più nota al grande pubblico è la DB6 Volante del 1967, che molti ricorderanno soprattutto come auto della cerimonia di nozze tra il principe William e Kate Middleton - con la spiritosa targa “JU5T WED” - e oggi convertita a etanolo per ridurne l’impatto ambientale, ma anche altre vetture di Gaydon hanno fatto capolino nelle autorimesse di Buckingham Palace e Clarence House (e nella nostra gallery. A partire dalla Lagonda Drophead 3.0 litri del 1954 di Filippo, duca di Edimburgo e consorte della regina Elisabetta, per continuare con la DB5 cabriolet del 1964 del Principe Michele di Kent. E ancora un’altra cabriolet del futuro re Carlo: una Virage Volante 6.3 dotata di diversi optional “regali”, tra cui radio della polizia e contenitore per gli zuccherini dei cavalli da polo, venduta da Bonhams nel 2019 per oltre 235 mila sterline.

Non solo piacere personale

Oltre al godimento delle Aston Martin di famiglia, il rapporto tra la corona britannica e la Casa automobilistica ha anche una componente più istituzionale. L’allora Principe di Galles Carlo ha inaugurato nel 2020 il nuovo stabilimento di St. Athan (dove vengono assemblate le Suv DBX), mentre lo scorso anno alcune innovazioni tecnologiche di Aston Martin sono state premiate con il King's Award for Enterprise. Da qui l’assegnazione del Royal Warrant, così come già avviene per altre Case automobilistiche. Aston si aggiunge, infatti, a un circolo molto ristretto che include Jaguar Land Rover e Bentley tra i marchi inglesi e Audi quale unico marchio di importazione.

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