La silhouette sportiva moderna e ben riuscita e la varietà negli allestimenti delle Renault 15 e Renault 17 proiettò con successo la Régie Nationale negli anni Settanta. Fra le diverse versioni, anche la Targa Decouvrable, l’Automatique e la 17 Gordini. E in Italia…
Lo sapete bene: coupé, letteralmente “tagliato”, è la parola francese per descrivere una berlina sportiva dal volume posteriore accorciato. Curiosamente, al giro di boa degli anni Settanta, la coupé era proprio l’auto che mancava alla Casa automobilistica francese per eccellenza. Dalla Mustang Fastback in poi, era il grande momento delle due porte per tutti i giorni. La Renault si era resa conto di essere rimasta indietro. Bisognava pensare ai giovani: di certo non poteva più fare affidamento sulla Caravelle, dallo stile troppo ancorato alla jet-age fine anni Cinquanta. Il Sessantotto aveva portato in Francia un vento di novità e di libertà e anche alla Régie Nationale era il momento di portare la fantasia al potere. Senza necessariamente ricorrere alla rivoluzione: sarebbe bastato appoggiarsi alla piattaforma della Renault 12 e aprire le finestre del Centro stile.
Una ventata di novità. Anzi, due. Il presidente Pierre Dreyfus fece qualcosa di più: affidò il nuovo progetto a un collettivo di giovani stilisti, esterno ma dipendente dalla Renault. Fra il 1969 e il ’70 si cominciò a lavorare sulle scocche disegnate da uno di essi, Gaston Juchet, fresco di laurea in design. Uno dei dettagli che avevano colpito nel segno stava proprio nei paraurti, incorporati nella calandra per mezzo di un’azzeccata cornice squadrata. La disponibilità di motori 4 cilindri in linea prospettò rapidamente la produzione di una coppia di gemelline da 1.289 e 1.565 cc. Al debutto del 1971, la “nouvelle formule” Renault fu proposta in ben quattro versioni: 15 TL e TS, 17 TL e TS. Se la prima era la versione base (e di maggior successo), 15 TS e 17 TL erano le intermedie con propulsore 1.565 cc da 90 cv e carburatore a doppio corpo. La 17 TS sarebbe sempre stata la top di gamma, prima con l’iniezione, poi con il motore maggiorato a 1.605 e 1.647 cc e il cambio a cinque marce, una in più rispetto agli altri allestimenti. La R17 vantava anche i quattro proiettori rotondi anteriori, il contagiri, gli alzacristalli elettrici e il retrovisore interno antiabbagliamento.
Bella e non porta sfortuna. La linea delle nuova coupé Renault era così riuscita, da sembrare fatta apposta per spopolare anche fra i modellini in scala Majorette. Quanto a sostanza, tutte le versioni condividevano lo schema “tutto avanti” della R12, con il quattro cilindri semi-portante, l’assenza dell’albero motore, il doppio circuito frenante e l’assale posteriore rigido. Il debutto, ça va sans dire, fu al Salone di Parigi dove spuntò un terzo allestimento Targa della Renault 17 TS, ribattezzato Decouvrable. Già nel ’72 si aggiunse un ulteriore modello tecnicamente molto interessante, la 17 TL Automatique con cambio automatico a tre rapporti e scarico a emissione ridotta. In Italia la coupé fu commercializzata sottoforma di R17, ma ribattezzata 177: non si sa mai, causa scaramanzia il pubblico avrebbe potuto accoglierla male e “passarsela senza ritorno”, come la Prinz verde… L’allestimento prevedeva finizioni superiori e gli optional già di serie, per vedersela a viso aperto contro le Alfa Romeo Giulia GT e Fiat 128 Coupé, ma anche le varie Ford Capri e Opel Manta. A penalizzarla non fu tanto il gusto per la ruggine, piuttosto comune fra le vetture dell’epoca, ma l’austerity seguita alla crisi petrolifera del 1974.
Ritorna la Gordini. Prima del restyling di mezza età del 1976, ci fu il tempo di lanciare la 17 Gordini, che altro non era che la 17 TS con il nome del prestigioso preparatore francese e la barra antirollio maggiorata. Proprio nel ’74 era uscita di produzione la R12 Gordini e sarebbe stato un peccato non sfruttarne più il marchio. Mentre nel ’75 la TS Automatique usciva di gamma, due anni dopo fu preferito concentrarsi sulla R15, la versione di maggior successo e minor voracità nei consumi, lasciando nelle concessionarie le sole TS Decouvrable e la 17 Gordini, relativamente popolare nei rally e nei raid nonostante l’ostinata resistenza della R8 Gordini “tutto dietro”. Ma ormai era solo questione di tempo e nel 1979 le Renault 15 e 17 furono sostituite dalla Fuego, dopo qualcosa come 209.887 e 94.969 esemplari venduti.