Renault 8 Major (1968), ho fatto bingo - Ruoteclassiche
Cerca
Auto
06/08/2023 | di Alfredo Albertini
Renault 8 Major (1968), ho fatto bingo
“Ce l’aveva mio padre, così ne ho cercata una uguale, ma non pensavo di trovare proprio la stessa!”. Andrea Berton, proprietario al tempo del servizio, l’ha riconosciuta per una bruciatura di sigaretta sul cruscotto e l’ha comprata all’istante: era in condizioni discrete e dotata di accessori dell’epoca
06/08/2023 | di Alfredo Albertini

Quando arrivati ai cinquant’anni si decide di acquistare una Renault 8 Major (ma si potrebbe dire lo stesso se si trattasse di un’Alfasud, una 128 o una Kadett), nel 99 per cento dei casi la motivazione è legata a un ricordo d’infanzia. Perché quel modello ce l’aveva il papà oppure il nonno, o più semplicemente il vicino di casa. E se sei bambino, certi ricordi ti restano: magari sopiti, ma indelebili. Il tarlo di possederne una, di guidarla, di esibirla ai raduni, riaffiora così in età matura e diventa passione, finché non si stacca l’assegno... Così è andata anche per il torinese Andrea Berton, ma nel suo caso la fortuna ha giocato un ruolo importante.

Rimase nel cuore. Torniamo a quando il papà di Andrea, classe 1933, acquista nel 1968 dal concessionario Rabino di Pinerolo (Torino) la sua prima Renault, una 8 Major, perciò con motore 1.100, di colore grigio chiaro. La preferisce alle rivali per la linea originale, i quattro freni a disco di serie e le quattro porte. Due anni più tardi la permuta con un’altra Renault, la 10 Major, sorella maggiore della 8. “Da allora mio padre cambiò diverse auto”, ricorda Andrea, “ma la 8 gli rimase sempre nel cuore e spesso la ricordava. Nel 2005, quando è mancato, è scattata in me l’idea di trovarne una identica”.

Annuncio di vendita. Un giorno del 2010 Berton vede per caso, su un giornale locale, l’annuncio di una 8 in vendita a Barge, nel Cuneese: “Proprio una 8 Major, come quella di mio padre, a un’ora e mezzo da casa mia. Non potevo non andarla a vedere, anche se m’aspettavo di trovare un rottame”. L’auto, targata Cuneo, è nel cortile di una cascina e non sembra affatto il rottame che Berton si aspetta.

Colpo di fortuna. Ecco il suo racconto: “Mi avvicino, apro la porta e noto una piccola bruciatura sul cruscotto, accanto al posacenere. ‘No, non può essere’ esclamo dentro di me, perché mi torna subito in mente quando mio padre fece quella bruciatura: un giorno del 1969, di ritorno da una gita a Pragelato. Lo ricordo perché lui ci rimase male: aveva rovinato il cruscotto e per tutto il viaggio non fece che lamentarsene...

Restauro impegnativo. Insomma, quella 8 Major era la sua, aveva solo cambiato la targa”. Berton trattiene a fatica l’emozione del suo incredibile ritrovamento e freddamente contratta il prezzo. Il 30 settembre del 2010 manda un carro attrezzi a prendere la vettura e avvia i lavori di restauro, che saranno meno impegnativi del previsto; una ripassata alla carrozzeria, un controllo generale della parte meccanica ed elettrica, la sostituzione delle parti soggette a consumo: freni, puntine, candele e così via.

Primo premio. Nel 2012 la vettura è pronta e Berton partecipa con la famiglia al raduno dei 50 anni della 8 a Montceaux, in Francia. Nell’ambito del raduno è previsto una sorta di concorso di eleganza e la 8 Major di Berton si aggiudica il primo premio. In effetti la macchina è bella ed arricchita da una serie di accessori oggi introvabili, che la rendono unica. Per esempio, i paraspruzzi marchiati Renault, la mascherina di gomma per coprire d’inverno le griglie del cofano motore, il portapacchi sul tetto, i tappetini di gomma e una luce di lettura supplementare in stile rallistico inserita nella presa dell’accendisigari: tutti dell’epoca.

Motore da 50 CV. La 8 Major è la versione con motore di 1.108 cm3 da 50 CV SAE che nel febbraio del 1964 si affiancò a quella di 956 cm3 introdotta all’origine (1962). Il motore di cilindrata maggiore, lo stesso della Caravelle, fu voluto dai dirigenti della Casa francese per rispondere alle critiche che la stampa specializzata rivolse alla prima serie, troppo modesta sul piano delle prestazioni e troppo vicina, per cilindrata, alla più economica Dauphine. Dalla Major derivò poi al Salone di Parigi del 1964 la Gordini da 90 CV SAE, che conquistò innumerevoli vittorie sportive. Rispetto alla 8 normale la Major vantava, oltre a prestazioni superiori, un equipaggiamento migliore. Esternamente i due modelli erano praticamente uguali, ma all’interno la Major offriva finiture più curate, schienali anteriori regolabili con comando progressivo a rotella e tappeti di moquette.

Model year 1968. L’esemplare di Berton appartiene al model year 1968: si riconosce per le calotte ruota più piccole (montate dal 1967), il cruscotto con due strumenti circolari, introdotto per il 1968 al posto di quello rettangolare, e la mancanza dello sportello sul vano portaoggetti. Dal 1969 sulla 8 Major è disponibile anche il motore di 1.289 cm3 della nuova 12. La produzione della 8 Major 1.3 litri termina a fine 1971; la 8 Major di 1.1 litri resta invece a listino fino all’estate del 1973 e verrà poi costruita in Spagna dalla Fasa-Renault.

Brillante, ma rumorosa. Abbiamo chiesto ad Andrea Berton le sue impressioni sulla 8 Major. “Ciò che mi ha colpito subito”, ha spiegato, “è stata la pedaliera spostata verso il centro: una cosa normale sulle utilitarie a motore posteriore, ma oggi non te l’aspetti, perciò ti devi abituare. Il motore è brillante ed elastico, ma rumoroso sopra i 3.000 giri, e la frenata non è quella che vorresti da quattro freni a disco, perciò occorre prenderci bene le misure, soprattutto a pieno carico, quando gli spazi si allungano. Si sente infine la mancanza della quinta in autostrada, probabilmente perché siamo ormai abituati a guidare macchine con cinque o anche sei marce. Ma la cosa straordinaria è il consumo: con la 8 riesco a fare 14 o 15 km con un litro. E parlo di una macchina a carburatori, neppure tanto aerodinamica”.

In qualità di Affiliato Amazon, Ruoteclassiche riceve un guadagno dagli acquisti idonei

COMMENTI
In edicola
Segui la passione
Settembre 2024
Nel numero di settembre troverete in copertina il test a test fra la Fiat Ritmo e la Renault 4 GTL, la Fiat Cinquecento Sporting, la Honda NSX, le due militari, Willys MB e VW Typ 82, la Regina, Lancia Aprilia Pinin Farina
Scopri di più >