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Retro Classics 2019: la fiera della concretezza

Questo è il fine settimana di Retro Classics, la più estesa (quantomeno come superficie) esposizione europea di auto storiche, youngtimer e neoclassiche.

Un mese dopo Rétromobile e un mese prima di Techno Classica, la grande mostra scambio di Stoccarda s’incunea tra due appuntamenti cardine del motorismo storico europeo, proponendo una formula che esalta la concretezza e alimenta il desiderio di acquistare, almeno nelle fasce di prezzo medio-basse. Posta a portata di piedi a cinque minuti dall’aeroporto, Retro Classics accoglie i visitatori con un gruppo di auto in vendita, per lo più Porsche e Mercedes, ordinatamente parcheggiate nel piazzale antistante l’ingresso. Non mancano pezzi curiosi, insolitamente rari, vetture popolari pressoché scomparse dal panorama, veicoli stravaganti e “mine antiuomo”: un trittico di Mini classiche (quelle di Issigonis, per capirci) motorizzate Honda Vtec… 

Italians. Tredici le aree espositive (140 mila metri quadri quelle coperte), contando quella esterna e l’immenso foyer dal quale si ramificano i padiglioni, ognuno contraddistinto da un tema: così ve n’era uno dedicato alle cosiddette Neo Classics, che è diventato un marchio registrato di Retro Messen GmbH e che identifica le auto di interesse collezionistico più recenti delle youngtimer, e uno dedicato agli espositori italiani. Dove abbiamo incontrato un sacco di amici… 

Tendenze. Cos’abbiamo imparato quest’anno a Stoccarda è presto detto: 1) che qui le Porsche 911 non hanno subito flessioni sensibili di prezzo, e questo vale soprattutto per gli esemplari restaurati con professionalità e competenza o quelli, più recenti, ancora tutti originali; 2) che i pulmini Volkswagen godono di grande considerazione da parte del mercato, a giudicare dalle cifre richieste: qui persino i T3 ora sono stabilmente oltre i 20 mila euro, a prescindere dalla versione e dalla motorizzazione; 3) che ci sono vetture che per le loro condizioni e la loro storia suscitano un interesse straordinario, ma talvolta le richieste sono davvero esorbitanti. Per esempio, voi la comprereste una Mercedes /8 con all’attivo poco più di 500 km da nuova a 159 mila euro? Noi no…

Buoni affari coi privati. In realtà, Stoccarda ci ha mostrato anche che qui si possono fare ancora buoni affari, soprattutto nella fascia di prezzo fino a 25 mila euro: numerosi venditori, essenzialmente i privati, hanno proposto a Retro Classics vetture di qualità a prezzi corretti e coerenti. Evidentemente, al di là della vitalità del mercato tedesco, influisce anche il fatto che in tutta la Germania i veicoli ultratrentennali, diesel euro 0 compresi, possono circolare senza restrizioni (solo alcune ztl sono off limits).

Classiche elettriche. L’altro fenomeno che si sta lentamente diffondendo è quello dell’elettrificazione delle autostoriche: qui, manco a dirlo, a beneficiare (o a subire, secondo i punti di vista) la trasformazione è l’intramontabile Maggiolino. Che, dunque, va a ingrossare le fila delle altre icone del passato convertite all’elettrico, come le Mini e le Fiat 500.

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