Porsche, Mercedes, BMW... Benvenuti a RetroClassics Stuttgart 2018. “Mai viste tante auto d'epoca tedesche tutte insieme” è stata una delle frasi che si è sentita più pronunciare dai visitatori della Fiera di Stoccarda lo scorso weekend. Mercedes era già in pole subito dopo i tornelli dell’ingresso Ovest, di fronte all’aeroporto, con una Freccia Argento W25 che è stata “in servizio” al Nurburgring tra il 1934 e il '36, e una 420 SEC. Due veicoli che simboleggiano la riuscita di accorgimenti tecnici per la riduzione di peso, ovvero la mancanza di verniciatura per il primo e una serie di studi per il secondo, alleggerito rispetto ai precedenti della serie W126 dopo che gli anni della crisi petrolifera hanno messo in risalto l'aspetto "economico" delle vetture.
Ma il corner di benvenuto non era che un assaggio dell'allestimento ufficiale del Mercedes-Benz Museum nella Halle 10, il nuovo padiglione aggiunto quest’anno in quella che è la più grande manifestazione fieristica di veicoli storici al mondo (140.000 metri quadrati la superficie complessiva). Un valido motivo per visitare sia lo stand sia le attigue rassegne proposte dai club del marchio - fra un’infinità di SL - era anche l’ampia esposizione di “/8”, l’evergreen che dal 1968 ha fatto registrare vendite da record alla casa di Stoccarda. Tra le esposizioni del nuovo spazio, dove si è svolta giovedì la serata inaugurale “Allianz Night”, non è passata poi inosservata la SK Collection, con una cinquantina di anteguerra preziosissime e ricercate appartenenti alla celebre collezione di Saulius Karosas.
Porsche ha invece suddiviso il suo tradizionale spazio nella Halle 4 in cinque tematiche rappresentative della storia del brand, simboleggiate da una 356 Speedster in alluminio del 1955, una 944 turbo cabriolet, una 911 turbo del 1998, una 911 GT2 RS e una versione da corsa della 959. Tra i gioielli di famiglia, ha poi presentato un prototipo, appena restaurato, che doveva servire a produrre una 911 con passo allungato nel 1969. E, sempre per celebrare il suo 70esimo compleanno, non si è fatta mancare sabato un collezionista appassionato come Magnus Walker e alcuni campioni e piloti professionisti della marca che hanno attratto una folla incredibile.
Anche BMW, nella stessa sala, ha radunato attorno al proprio stand una serie di dealer specializzati oltre ad un'associazione di club che ha messo in mostra modelli rari e preziosi. Di particolare richiamo sono state la M1 Le Mans del 1980, la M1 ProCar del 1979, un esemplare unico di M1 turbo disegnato da Josef Schnitzel e un prototipo del modello: tutte splendide quarantenni riunite dagli specialisti Revo Klassik di Sigmaringen.
E l'Italia? Non poteva mancare, naturalmente: 10.500 metri quadrati sono stati dedicati a espositori e auto dal Belpaese. “Bella Italia”, questo il titolo del padiglione, ha occupato l'intera Halle 7, dove si veniva accolti nell'ingresso principale dallo stand di Ruote da Sogno con una moltitudine di esemplari tra cui una rara Lamborghini 400 GT del 1967.
Altra intera Halle a tema unico è stata poi la 9, piena di ricambisti, mentre la nella 5 hanno predominato veicoli con meno di vent'anni alle spalle e nella 1 si sono dati appuntamento come sempre i dealer internazionali più famosi. Quest'anno in più c'era anche una mostra di Ford Model T e altri pezzi importanti di inizio Novecento. Ancora, memorabilia, autobus d'epoca e una ricercata esposizione di trattori. Un tema, quest'ultimo, alquanto ricorrente a RetroClassics, che dall'anno scorso ha aggiunto alle edizioni di Stoccarda e Norimberga un nuovo evento a Colonia per un totale di ben tre appuntamenti l'anno.
Laura Ferriccioli