A Rétromobile 2025, che apre i battenti quest’oggi a Parigi (5-9 febbraio), un appuntamento fisso è quello con le aste. Quella di ArtCurial, il 7 febbraio, non sarà sicuramente presa sottogamba dai collezionisti, che troveranno auto per tutti i gusti e tutti i prezzi. Abbiamo selezionato quelle più interessanti, indipendentemente dal valore, altrimenti sarebbe stato un monologo Ferrari.
Due 275 GTB: l’elegante e la sportiva. Togliamoci subito il dente: le due auto con la stima più alta sono ovviamente “made in Maranello” e ce n’è un’altra tra le prime cinque. La Ferrari 275 GTB del 1966, verniciata nel suo delizioso colore originale, un celeste metallizzato che è stato ripristinato da meno di dieci anni, è un déja vu: questo esemplare era infatti presente a Rétromobile di dieci anni fa, quando fu venduto in condizioni da restauro, verniciato di grigio metallizzato e con interni cuoio. L’ultimo proprietario non ha badato a spese e ora la richiesta è tra i 2,2 e i 2,6 milioni di euro. Potrebbe toccare i 3 milioni invece l’altra 275 GTB, in virtù del suo essere una delle 93 realizzate con carrozzeria di alluminio. Il suo colore originale sarebbe argento metallizzato e uno degli ultimi proprietari ha installato un rollbar a gabbia, usandola intensamente anche in pista, motivo per il quale non è un esemplare da concorso.
Un’unicorno. Decisamente unica è la Bugatti EB110 per la quale la stima massima è di 1,5 milioni di euro: si tratta infatti del solo esemplare realizzato in Bianco Monaco, ha avuto un solo proprietario – che se ne è innamorato perdutamente dopo averlo visto esposto in una concessionaria di Monaco – e, con 19.387 km è in condizioni eccellenti. Ha il parabrezza nuovo (12.000 euro) e viene fornita con il set di valigie su misura originali. Inconsueto anche il grigio metallizzato della Ferrari 365 GTB/4 Daytona dotata di certificazione Ferrari Classiche, incluso l’ormai mitico “Libro Rosso”, che proviene da una collezione svizzera. La sua valutazione è di 500-700.000 euro.
Trittico da intenditori. Una Carrera RS 2.7 è sempre un bel vedere e questo esemplare, nel brillante color Tangerine (uno dei più belli) è uno dei primi 500 costruiti, uscito di fabbrica a dicembre 1972 e recentemente restaurato. Sfortunatamente non è matching number quindi non è detto che raggiungerà la stima che va da 400 a 500.000 euro. Ha un prezzo molto interessante la Ferrari 512 BB a carburatori del 1980, peraltro con un abbinamento colori di rara eleganza: grigio metallizzato con interni di pelle rosso Cartier, proposta a 190-220.000 euro. Rara e affascinante è l’Alfa Romeo 2600 SZ del 1967, la penultima prodotta delle sole 105 uscite da Arese e restaurata “senza limiti di spesa” direttamente dalla Carrozzeria Touring nel 2006. Per averla, ci vogliono dai 150 ai 200.000 euro.
Pronto corsa. Degne di nota anche due auto da corsa: una BMW 635 CSI del 1980 in allestimento Gruppo A e una Fiat 131 Abarth del 1976 in allestimento Gruppo 4, una delle 400 realizzate per omologare la versione che trionfò nel Mondiale Rally. Tra loro solo 25.000 euro di differenza nella valutazione massima, a favore della tedesca, a quota 165.000 euro. Meno della metà invece per un’altra grande Fiat da rally, una 124 Abarth del 1973, riportata alla configurazione Gruppo 4 e con un’intensa vita sportiva – tanto da comportare il rifacimento del motore nel 2018 – in numerosi eventi riservati alle storiche.
Due francesi molto speciali. Tutt’altro che un’umile Citroën 2CV è invece la Sahara, realizzata in 693 esemplari tra il 1961 e il 1967: la sua particolarità è il motore posteriore che le permette quindi di avere la trazione integrale. Questa fa parte di una serie di 80 esemplari consegnati alla Guardia Civil spagnola, riconoscibile per l’inusuale verniciatura verde scuro: è in perfette condizioni e potrebbe toccare i 120.000 euro. Per finire un’auto con una storia originale e caratteristiche speciali: la Renault 5 Turbo 2 – meno pregiata della prima Turbo, soprattutto per il cruscotto “normalizzato” – è comunque una delle icone anni 80 e questa, offerta a 80-100.000 euro è decisamente unica. Ordinata dall’emiro Al-Thani nel 1984 e immatricolata dall’ambasciata del Qatar a Parigi, ha i sedili della Turbo 1 di pelle e tessuto nero a righe, cruscotto interamente rivestito di pelle, finestrini e specchietti elettrici e un telefono dell’epoca. Non mancano sospensioni sportive e un kit motore da 200 CV.