Arriva al Museo Ondarossa di Caronno Pertusella (VA), pregevole realtà espositiva lombarda, una fedele riproduzione in scala 1:1 dell'Alfa Romeo 40/60 HP con cui, nel 1920, Enzo Ferrari disputò la Targa Florio conquistando il secondo posto sul podio. La scultura porta la firma dell'artista siciliano Calogero Sperandeo ed è realizzata in ferro e lamierino, a grandezza naturale, con un'attenzione maniacale per i dettagli.
Dalla meccanica all'arte. È questo un esempio concreto di dove può portare la passione per la storia dell'automobilismo e per il motorsport unita all'estro e alla capacità di plasmare i materiali. Dopo una vita dedicata alla meccanica, Sperandeo un paio d'anni fa ha iniziato a utilizzare i ricambi sostituiti dalle vetture su cui lavorava e mai smaltiti nella sua officina di Termini Imerese per creare delle opere che in seguito sarebbero state sempre più apprezzate, non solo in patria.
Le sue creazioni. Tra le sue principali realizzazioni, la scultura di una Bugatti T35 con Meo Costantini e il suo meccanico, esposta al Museo Vincenzo Florio di Cerda (PA) e al Gran Prix Automotive di Tirana, ma anche trofei per il Giro di Sicilia di rally e per la Targa Florio, oltre a un un presepe forgiato sul cofano motore di una vecchia Fiat 500, premiato a Roma con il secondo posto tra cento selezionate opere a tema provenienti da tutto il mondo.
Il pezzo forte. "Ho volutamente tenuto il pezzo forte delle mie creazioni per un’occasione speciale”, sottolinea l’artista. "Rappresenta una parte della storia italiana, quella di Enzo Ferrari che, da giovane pilota, si fece fotografare in un vicolo del mio paese. A quell’undicesima edizione della Targa Florio del 1920 il Drake si classificò secondo. È a lui e alla sua Alfa Romeo 40/60 HP che ho voluto dedicare questa mia opera”.
Nascita del modello. La replica, ricordiamolo, è fedele all’originale ed è a grandezza naturale, con ruote sterzanti. Un esemplare unico interamente realizzato a mano, artigianalmente, con sapiente lavoro di saldatura di metalli e battitura di lamierati. Il modello Alfa Romeo 40/60 HP era l'evoluzione della 24 HP, la prima auto prodotta dall'allora Alfa, acronimo di Anonima lombarda fabbrica automobili. Progettata da Giuseppe Merosi fu in produzione dal 1913 al 1922 e venne realizzata in soli 25 esemplari, oltre a due prototipi da corsa.
Caratteristiche tecniche. L'Alfa 40-60 HP montava un motore 4 cilindri di sei litri, abbinato a un cambio a quattro marce, capace di erogare da 73 CV, che in una declinazione successiva arrivarono a 83 CV, consentendo alla vettura di toccare la velocità massima di 150 km/h. Per la versione da gara si scelse la configurazione aperta a 2 posti che conquistò numerose vittorie e ottimi piazzamenti, fra i quali la seconda posizione alla Targa Florio del 1920.
Il primato del Biscione. Nelle 61 edizioni della Targa Florio, storica competizione disputata dal 1906 al 1977, l'Alfa Romeo è salita sul gradino più alto del podio per ben dieci volte preceduta solo da Porsche, con undici vittorie, mentre la Ferrari ha conquistato "solo" (si fa per dire) sette primi posti.
Il museo. Distribuito in varie sale il museo Ondarossa conserva auto uniche di vari modelli e marche, quali Ferrari, Maserati, Lancia, Alfa Romeo, oltre a prototipi, maquette, telai, motori. Ma anche collezioni di riviste automobilistiche (prime fra tutte Ruoteclassiche e Quattroruote), prestigiose riproduzioni in scala, opere d'arte, oggetti pieni di storia e la ricostruzione fedele di antichi ambienti familiari legati alla tradizione italiana.