L’Alpine Trial del 1913 fu una gara epica: otto giorni consecutivi nei quali le vetture dovevano percorrere circa 2.600 chilometri. Una prova estenuante, allora come oggi, per piloti e vetture. Prima al traguardo arrivò la Rolls-Royce Silver Ghost, dominatrice assoluta della competizione; un successo che consegnò il modello alla storia, facendogli guadagnare la reputazione di “miglior macchina del mondo”. Rolls-Royce Motor Cars celebra il 110° anniversario da questa importante vittoria, un evento che ha contribuito a creare la leggenda del marchio.
Un po’ di storia. Ripercorriamo insieme le vicende che hanno contribuito a creare la storia del marchio britannico. Fin dalla sua fondazione nel 1904, Rolls-Royce si è subito guadagnata una reputazione di qualità e affidabilità grazie alle prestazioni del primo modello, la 40/50 hp – successivamente denominato Silver Ghost – nelle gare Scottish Reliability del 1907 seguite da una prova impareggiabile nel London to Edinburgh Top Gear Trial del 1911 e nella 100mph di Brooklands.
La chiave per altri mercati. Tuttavia, per l’energico e ambizioso amministratore delegato Claude Johnson, che si descriveva come il trattino della Rolls-Royce, questo era solo l’inizio. Voleva conquistare il mercato europeo e sapeva che il successo in un evento continentale di alto profilo era la chiave per aprire l’accesso a nuovi mercati. La’Alpine Trial del 1913 gli avrebbe fornito proprio l’opportunità che stava cercando.
La squadra corse. Con questo obiettivo Johnson creò una squadra corse, il Rolls-Royce Works Team, e mise al comando Eric Platford, ex meccanico e uno dei dipendenti più fidati dell’azienda. Al volante delle vetture, appositamente preparate, destinò invece, James Radley, Jock Sinclair, esperto pilota alpino, ed EW Hives, primo uomo a condurre una Silver Ghost sino alla velocità di 101 miglia orarie (162 km/h), un record per l’epoca.
Test estremi. Seguì una fase di test in condizioni estreme, che includevano temperature rigide, altitudini elevate e pendenze vertiginose. Per affrontarle le Silver Ghost furono sottoposte a modifiche tecniche importanti che includevano un nuovo cambio a quattro marce con una ridotta, telaio e sospensioni rinforzati, un serbatoio principale più grande accanto a uno di riserva e un sistema di avviamento che poteva far girare il motore anche a temperature gelide.
Sempre davanti. Dopo una ricognizione sul campo avvenuta con successo il mese precedente, il 22 giugno 1913 il team si recò a Vienna per l’inizio dell’Alpine Trial. Il resto è negli annali dell’automobilismo con le vetture quasi sempre al comando o nelle prime quattro posizioni, con l’unica eccezione della settima tappa, a causa di un incidente. Prestazioni che al traguardo finale – tagliato solo 31 delle 46 auto partecipanti – valsero alle Rolls-Royce Silver Ghost il gradino più alto del podio.
Alla conquista dell’Europa. La velocità, robustezza e affidabilità delle Rolls-Royce le rese protagoniste indiscusse dell’evento suscitando ammirazione in tutto il mondo automobilistico. Ma soprattutto, per l’ad Claude Johnson, si tradusse in un aumento delle vendite in tutti i Paesi euopei che rapidamente arrivarono a eguagliare quelle del solo Regno Unito.