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06/06/2024 | di Fulvio Zucco
In edicola Ruoteclassiche di giugno
In edicola dal 6 giugno il nuovo numero di Ruoteclassiche. In copertina la Lancia Delta da cui è partita l'epopea, insieme a Miki Biasion. Nel numero la rinascita della Mercedes che partecipò alla Targa Florio del 1924, la sfida tra Ford Puma e Opel Tigra e una collezione da brivido di Lancia Delta a quattro ruote motrici. E poi il test in esclusiva dei biocarburanti su una Stratos, in collaborazione con l'Asi, il concorso di Villa d'Este e molto altro
06/06/2024 | di Fulvio Zucco

Nel numero di giugno di Ruoteclassiche, in edicola e in versione digitale, la Lancia Delta 4WD prototipo da cui è nata la stirpe delle invincibili torinesi. Poi un'inchiesta esclusiva sui biocarburanti e il loro utilizzo sulle auto storiche, in collaborazione con l'Asi. Abbiamo seguito i primi chilometri in pista della Mercedes che partecipò alla Targa Florio del 1924, rimessa in piena efficienza dalla Casa e abbiamo fatto visita a un'incredibile collezione di Lancia Delta da rally. Proseguono le interviste ai collaudatori delle case automobilistiche: questa volta tocca a Loris Bicocchi. Vi raccontiamo poi di quella volta, era il 1992, in cui sembrava che la Ferrari dovesse ritirarsi dalla Formula 1. E ancora: i reportage da Villa d'Este e Fuoriconcorso, dalla Coppa delle Alpi e dal Trofeo Salvarola Terme. Oltre alle quotazioni aggiornate e alle tendenze del mercato.

Rivoluzione bio. Abbiamo organizzato, insieme all'Asi, un doppio test esclusivo sui biocarburanti e il loro impiego nelle auto storiche. Analisi in laboratorio e test sulla nostra pista di Vairano, dove la Lancia Stratos della ex collezione Bertone ha girato per sei ore senza alcun inconveniente. Le emissioni inquinanti calano sensibilmente.

Il grande bluff. All'inizio degli anni 90 la Ferrari fatica parecchio nella massima formula. E i capitali da investire sono enormi. Così, nel 1992, si sparge la voce che il Cavallino rampante potrebbe ritirarsi dalle corse, rimanendo quale semplice fornitore di motori. Per chi? Nientemeno che per la McLaren, che sfoggerebbe il logo Fiat anziché quello modenese.

La sgasata decisiva. Loris Bicocchi la ricevette in dedica da Bob Wallace, all'uscita dalla Lamborghini. Ma già da bimbo sognava di guidare le macchine, cosa che poi divenne la sua professione. Ha lavorato con Lamborghini, Bugatti, Dallara, Pagani, Koenigsegg... Il primo motorino lo comprò andando a raccogliere la frutta nei campi.

Mamma integrale. Miki Biasion ha restaurato la Delta prototipo che servì per sviluppare l'invincibile arma torinese per i rally. Ci ha portato al suo fianco sulle strade del Rally Piancavallo per i primi test su asfalto. Nel 1987, all'Elba, l'esordio si era concluso con un tuffo nel burrone a causa dello stallonamento di un pneumatico.

Sfida felina. Nomi che richiamano lo scatto e l'agilità per le due piccole coupé di casa Ford e Opel, la Puma e la Tigra rispettivamente. Abbordabili allora, convenienti anche oggi. Danno soddisfazione alla guida e si possono usare molto frequentemente, ma attenzione: trovarne ben conservate e del tutto originali è piuttosto difficile.

Stella siciliana. Ossia quella della Mercedes che la Casa di Stoccarda ha rimesso in funzione al compimento dei suoi cent'anni, dopo che aveva partecipato alla Targa Florio del 1924. Noi siamo stati invitati ai primi collaudi su strada e siamo saliti a bordo insieme al pilota Karl Wendlinger

Un occhio al futuro. La tradizione del Concorso d'Eleganza Villa d'Este si sposa ai contenuti più attuali per coinvolgere il pubblico dei giovani. E Fuoriconcorso, l'evento nell'evento, ha messo in mostra fior di auto da corsa made in England. con tante, tante monoposto, anche iridate.

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