Nel numero di luglio di Ruoteclassiche, in edicola e in versione digitale, la Mercedes 710 SSe un nostro ampio reportage sulla 1000 Miglia. Poi, per i "Pezzi unici", vi racconteremo com'è fatta l'Abarth 208 A con motore elaborato Fiat 1100/103. Vi porteremo quindi alla corte del designer Giorgetto Giugiaro, che ci spiega come è nata, 50 anni fa, la Volkswagen Golf, tra forme di rottura e ostacoli da superare. Passeremo a un simpatico confronto fra la Fiat 600 D Multipla e la versione Taxi, per fare poi una digressione Oltremanica con la rara Wolseley 15/60 di Pinin Farina. Ricorderemo un grande ingegnere, Carlo Chiti, già famoso alla Ferrari e deus ex machina all'Alfa Romeo. Andremo a raccontarvi quali sono state le origini poco note del turbocompressore nei modelli di grande serie. E continueremo il filone dei collaudatori, questa volta con Fabrizio Pistochini, una vita spesa a testare le vetture del Biscione.
Da gran signori. La 1000 Miglia vissuta a bordo di una esclusiva Mercedes-Benz 710 SS del 1930, una posizione privilegiata dalla quale osservare come si è svolta la favolosa maratona bresciana, che anche in questa edizione ha dato spettacolo lungo le strade italiane.
Pezzi unici. Abarth 208 A, one-off di classe del 1955, e versione stradale della sportiva 207 A, voluta da Carlo Abarth. Linea ideata dal mago Giovanni Michelotti per Boano, con forme e tratti di chiara ispirazione nautica. Il motore elaborato, derivato da quello della Fiat 1100/103, consentiva alla vettura di superare i 180 km/h.
La sua Golf. Siamo andati a trovare Giorgetto Giugiaro, che ci ha raccontato la nascita, giusto mezzo secolo fa, della Volkswagen Golf (sulla quale pubblichiamo di seguito un ampio servizio). Rivoluzione vera, insieme alla cugina Scirocco e alla più grande Passat, che ha consentito alla Casa di Wolfsburg di creare una gamma moderna di modelli, a motore e trazione anteriore, in gran parte giunta fino a noi.
Prima "tuttospazio". Un confronto dei primi anni 60 fra la versione normale della Fiat 600 D Multipla e quella Taxi dell'originale monovolume ante litteram realizzata dalla Casa torinese. In particolare, la variante per il servizio pubblico si è negli anni quasi estinta a causa della lunga e logorante attività degli esemplari utilizzati dai tassisti.
Tecnico a tutto tondo. Ricordiamo, a un secolo dalla nascita, la figura dell'ingegnere toscano Carlo Chiti, che divenne famoso alla Ferrari grazie al primo Mondiale di F.1 del Cavallino col motore posteriore (1961), poi transfuga alla ATS e quindi fondatore dell'Autodelta, braccio sportivo del Biscione, poi "richiamato" a Milano. La figura, il carattere e le passioni di un tecnico a 360 gradi.
Turbo americano. Le vere origini e le tappe fondamentali del turbocompressore nella produzione di auto di grande serie. Un dispositivo nato per aumentare la potenza in quota dei caccia americani della Seconda guerra mondiale e poi trasferito alle vetture yankee. Da qui il turbo ha varcato l'oceano, "sposato" da BMW, Saab, dalla Renaultche lo ha portato in F.1, e poi da tutte le altre Case.
Maschio Alfa. Con Fabrizio Pistochini proseguiamo il filone dei collaudatori. Lui doveva fare il geometra, invece entra al Biscione come motorista. Poi, però, diventa collaudatore e contribuisce a mettere a punto modelli molto cari agli appassionati, come la 33, la 75, la 164, fino alle recenti 4C (con cui stacca il record al "Ring"), Giulia e Stelvio. Una storia di passione e grande sensibilità alla guida.