Lei, lui e la Seat Ibiza 1.5 GLX del 1984 - Ruoteclassiche
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Lei, lui e l'Ibiza

La SEAT Ibiza GLX 1.5 numero di telaio 07 racconta il suo viaggio da Barcellona alla redazione di Ruoteclassiche per festeggiare il 35° anniversario dell’auto più importante della storia della Casa spagnola. Da Milano tornerà in autostrada in direzione Padova, per essere esposta nel nostro stand durante il più importante Salone dell'auto classica, Auto e Moto d’Epoca, dal 24 al 27 ottobre.

Tra Barcellona e Milano con la SEAT Ibiza 1.5 GLX del 1984
Spagna, Francia, Italia... da Barcellona a Milano con la SEAT Ibiza GLX 1.5 numero di telaio 07 per festeggiare il 35° anniversario dell’auto più importante della storia della Casa spagnola.

Finalmente un po’ di movida!

Era ora che qualcuno mi facesse uscire dal cellophane... Bueno, non che alla Colleciòn de Coches Històricos della Seat qui a Barcellona mi trattino male, tutt’altro. Si sta bene in compagnia della mia famiglia – e che famiglia! Siamo più di 220, compresa la papamobile Panda, curate e coccolate da Isidre. Che in catalano si pronuncia Isidra, con la A finale, ma non è una signora e di cognome fa Lopez Badenas. È il responsabile della Colleciòn, ogni tanto si diverte a farmi sgranchire le ruote al Rally de Catalunya Classic. Mi mancava viaggiare, come 35 anni fa quando un giornalista tedesco si era innamorato di me e mi aveva portato nel suo garage a Francoforte. Una convivenza tutto sommato felice, finché nel 2014 suo figlio ha pensato di riportarmi a casa. Quindi sì, ho proprio bisogno di una vacanza. Ho sentito che andrò in Italia, mille chilometri passando per la Provenza, la Costa Azzurra e la Riviera ligure. E poi Milano, la città della moda, delle Alfa Romeo… il maximo!

Ah, i favolosi anni '80...

Certo che la coppia che mi guida sembra un po’ improbabile. Lei proprio carina, ma ha meno dei miei anni: sarà capace di portare un’auto degli anni 80 come me, che sono una tipa semplice e senza elettronica? Lui, quello con i baffi, ha subito tirato fuori un paio di Ray-Ban Wayfarer e un portafogli Invicta. Si vede che ha preso la patente quando mi hanno costruita, nel 1984, ma con quella pancia e la cabeza desertificata adesso sembra più vicino agli 80 anni che agli anni 80…
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"Meno male che non ho l’autoradio, come minimo avrebbe tirato fuori una cassetta con People from Ibiza di Sandy Marton e No Controles degli Olé Olé…"
- SEAT Ibiza 1.5 GLX del 1984

LUI … chissà dove si è cacciata quella cassetta, ero convinto di averla ancora da qualche parte. Però, la SEAT Ibiza, e chi l’avrebbe mai detto? Ai tempi non mi diceva molto. Guardata attraverso le lenti del tempo, mi rendo conto che è stata la prima, vera SEAT tutta originale, anche se è stata costruita sul pianale della Ronda con il basamento motore della 124. E quelle linee tese, gli angoli… Giorgetto Giugiaro fece un buon lavoro, disegnò l’anello mancante fra una Ritmo e la Golf seconda serie. Come diceva la pubblicità? Spagnola, ma con 'design italiano e carattere tedesco'.

LEI Certo che con tutte le SEAT che ci sono in questa preziosa collezione, tra auto da corsa veri status symbol, proprio l'Ibiza dovevano assegnarci? Eppure ha qualcosa che conquista, non so ancora esattamente cosa, ma ho una tremenda voglia di scoprirlo al più presto. La curiosità è donna e io sono già carichissima.

Piove. Olé!

All’inizio questi due mi sembravano un po’ dubbiosi, ma a quanto pare faccio ancora colpo. Modestamente, i miei 35 anni li porto senza una smagliatura, offro l’abilitabilità di una classe C nel corpo di una compatta. Per prepararmi sono serviti giusto un filo di trucco e un filo di tacchi: batteria, gomme nuove e via. E quanti complimenti, dalle altre auto era tutto un sorriso e un colpo di clacson. Sono contenta dello strappo nel parco naturale delle Cadiretes. Paolo si diverte a farmi pattinare nelle curve, con la scusa che Isidre mi ha assettata per i rally classici. Invece Lorena ci prende gusto a lanciarmi in autostrada. Forse ha letto cos’ho scritto sulla testata.

LUI System Porsche di nome e di fatto! La collaborazione con il Gruppo Volkswagen è nata così, ridisegnando la testata e l’alimentazione e adattando il sistema di raffreddamento dei pistoni della 911. Guarda questi comandi squadrati, il volante basso, i tasti al posto delle leve, l’orologio digitale con i numeretti verdi, mi viene il magone… Questa è una macchina, sì, ma del tempo!

LEI Paolo mi lascia guidare fin da subito, che signore! Ancora non credo a quanta fiducia abbia riposto in me, ma si sarà almeno chiesto se ho la patente B? D’altra parte mi ha sempre e solo vista in moto. Mi piacciono i tipi coraggiosi. Mi sa che ne vedremo delle belle!
Appena partiamo il cielo inizia a scurirsi, con un vento che pettinerebbe anche i pini. Il tempo di fare la prima sosta sul Montjuich per le foto ricordo e un acquazzone ci vieta di vedere al di là dei vetri, l‘unica cosa che possiamo fare fare è fermarci ad aspettare che scarichi un po’, prima di rimetterci in marcia.
Sì, però ora basta, dai, abbiamo perso già fin troppo tempo. Peccato non ci sia l’aria condizionata per spannare il parabrezza! E via di pezza e braccia. Ripartiamo per l’autostrada verso la Provenza con il canonico finestrino abbassato per non far velare nuovamente i vetri, ma non troppo, altrimenti entra l’acqua. Questo viaggio inizia a metterci alla prova fin da subito, ma non sarà di certo l’assenza di qualche optional a fermarci, anzi! Iniziamo ad apprezzare la semplicità dell'Ibiza.

La vie en... Ibizà

Non me la ricordavo così bella, la Francia. E anche accaldata. Il giornalista tedesco mi ha tenuto alla perfezione, sembro appena uscita dalla fabbrica, ma le sento le schiene di questi due, incollate ai sedili… Non posso farci nulla: l’unica aria fresca arriva dai finestrini abbassati, nada musica, Abs, Gps, però ho un assistente alla guida imbattibile: il buonumore. E difatti stiamo bene insieme. Alla fine della prima giornata, a Aix en Provence, sono arrivata un po’ imbambolata.
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LEI Appena spunta il sole, magicamente a Paolo è venuta voglia di guidare, che furbacchione il mio co-pilota, voleva forse mettermi alla prova con l’aquaplaning? Io e miei santi ce la siamo cavata più che egregiamente. Pensandoci bene, non ricordo di aver guidato un’auto più rustica della Ibiza prima d’ora. Mi piace, mi piace un casino! Non ci sono aiuti e comodità di alcun tipo, se non l’alzavetri elettrico, che mi sembra stoni anche un po’ in mezzo a tutta questa purezza. Non c’è tempo per distrarsi, ti senti il vero protagonista del viaggio.

LUI Almeno la Ibiza la guidi facile, con il gomito fuori dal finestrino. E non ha perso un colpo. Mi rimangio tutte le perplessità che avevo a Barcellona.

"Grasse, Cannes, Nizza… adoro la Costa Azzurra. E non m’importa se le strade pullulano di minorenni anabolizzate, vorrei vederle quando arriveranno alla mia età, se ci arriveranno in un pezzo solo..."
- SEAT Ibiza 1.5 GLX del 1984

E alla fine... Milano! Il viaggio, però, non è finito

Certo che Milano è cambiata moltissimo dagli anni 80, sembra quasi un’altra città. Visto che mi considerano una Euro 0 – ma come si permettono?! - non potrei entrare in centro, ma per la serata fanno un’eccezione. Il viaggio è volato, persino quei due alla fine mi sono stati simpatici. E sono convinta che rivedrò Paolo e Lorena anche a Padova, la mia destinazione finale. Trovarmi non sarà difficile, basterà cercare il logo di Ruoteclassiche.
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