Summer Marathon 2019, una gara da sogno - Ruoteclassiche
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18/06/2019 | di Himara Bottini
Summer Marathon 2019, una gara da sogno
Sono stati il campione italiano di regolarità Mario Passanante e Himara Bottini, inviata di Ruoteclassiche, a vincere l’ottava edizione della Summer Marathon
18/06/2019 | di Himara Bottini

Sono stati il campione italiano di regolarità auto storiche Mario Passanante e Himara Bottini, inviata di Ruoteclassiche, a vincere l’ottava edizione della Summer Marathon su una Fiat 1100/103 del 1955 portacolori di Mafra, main sponsor della manifestazione

Siamo partiti per Desenzano del Garda sereni e rilassati la sottoscritta e Mario Passanante, con la consapevolezza che la nostra vettura, una Fiat 1100/103 del 1955, aveva ben poche speranze contro la Bentley 3 Litre del 1925 di Luca Patron o le Fiat 508 C di Aliverti e Di Pietra, rispettivamente del 1937 e del 1938. Diciassette anni d'età di differenza incidono non poco sul coefficiente, che in gare come la Summer Marathon premia appunto l’anzianità delle vetture anteguerra.

Dal lago ai monti della Val di Sole. L’ottava edizione della Summer Marathon 2019 è partita venerdì 14 giugno da una soleggiata e affollata Desenzano del Garda. La prima tappa di 194 km ci ha portati nella Val di Sole a Malè, dove nel centro storico si è svolto il primo concorso di eleganza aperto a tutte le vetture iscritte, vinto poi dalla Jaguar C-Type del 1968 di Joel Gualdi e Marco Turchi.

Una collezione di passi alpini. La seconda tappa è stata sicuramente quella più impegnativa. Nella giornata di sabato 15 giugno infatti, abbiamo dovuto affrontare numerosi passi alpini, da quelli del Tonale e del Mortirolo che ci hanno accompagnato a Livigno, a quelli del Foscagno, del Gallo, della Forcola e del Bernina, che ci hanno fatto arrivare in una ospitalissima Saint Moritz, per una meritata sosta pranzo. Il rinomato centro svizzero ha accolto davvero con entusiasmo la carovana schierando una giuria per il secondo concorso d’eleganza della Summer Marathon, vinto dalla Nash Healy Pininfarina Le Mans del 1953 di Bruno Roma e Primo Ider.

Non c’è due senza tre. Nel pomeriggio di sabato, dopo aver riaffrontato il Passo del Bernina, siamo rientrati in Italia per dirigerci prima a Tirano e infine a Pellizzano, non prima di aver svalicato il passo dell’Aprica, dove la proloco ha offerto un apprezzatissimo aperitivo di benvenuto in concomitanza al terzo concorso d’eleganza della superclassica. A impressionare la giuria questa volta è stata la Fiat X 1/9 del 1973 di Maria Marchesi e Caterina Vagliani, vincitrici anche della Coppa delle Dame di questa ottava edizione della Summer Marathon.

Sfida dichiarata tra campobellesi. La seconda tappa di 329 chilometri e tutta la serie di prove cronometrate e di media, ha iniziato a delineare più chiaramente l’andamento della classifica, che vedeva in testa la coppia siciliana Di Pietra – Di Pietra, con un Aliverti-Maffi ormai fuori dai giochi e un Patron-Rosi che hanno dovuto abbandonare la gara prima del tempo. Secondi a pochi punti di distacco c’eravamo proprio noi, Passanante-Bottini, seguiti da Sergio Sisti e Anna Gualandi su una Lancia Aprilia del 1937, che però difficilmente avrebbero recuperato il distacco di oltre cento penalità.

Il rientro a Desenzano del Garda. Acquisita l’ulteriore consapevolezza che le gare finiscono sempre e solo all’arrivo, abbiamo proseguito la nostra gara con fiducia e determinazione, superando anche le numerose prove cronometrate e di media della terza e ultima tappa della Summer Marathon. Partiti da Commezzadura abbiamo guidato ancora per oltre 220 chilometri attraversando il Passo del Tonale, Ponte di Legno, che ci ha accolto per un piacevole coffee break, Sale Marasino sul lago d’Iseo fino all’arrivo conclusivo a Desenzano del Garda. Qui si è svolto anche l’ultimo concorso d’eleganza dove ha trionfato la maserati 3500 GT Spider del 1960 di Claudio Mosconi e Carmen Napolitano.

Crederci sempre. E' stato proprio verso la fine di questa terza tappa che abbiamo iniziato a sentire il profumo della vittoria e a realizzare che, nonostante i 17 anni di differenza tra la nostra Fiat 1100/103 e la Fiat 508 C del 1938 dei nostri avversari Di Pietra – Di Pietra, potevamo davvero farcela. L’agitazione, la concitazione e la difficoltà delle ultime prove cronometrate, non solo perchè navigate ma anche per la strada sconnessa e tortuosa con minacciosi cambi di pendenze, hanno sancito definitivamente l’abilità del nostro attuale campione italiano di regolarità per auto storiche, Mario Passanante, che navigato dalla sottoscritta è riuscito a racimolare un distacco sufficiente per agguantare la vittoria.

Gli altri vincitori. La classifica ha poi visto al secondo posto i trionfatori della scorsa edizione, Francesco Di Pietra e Giuseppe Di Pietra, seguiti da Sergio Sisti e Anna Gualandi. La prima Scuderia classificata è stata quella dell’AMAMS Tazio Nuvolari, mentre la classifica dedicata alle prove di media è stata vinta da Alberto Aliverti e Alberto Maffi.

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