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07/07/2017 | di Redazione Ruoteclassiche
Tanti auguri Seven: 60 anni del mito creato da Lotus e perpetuato da Caterham
Si appresta a compiere 60 anni un vero mito automobilistico: la Seven, minuta sportiva due posti ad alto tasso di passione trasformatasi in icona saldamente ancorata a regole ancestrali. Nacque sotto forma di Lotus Seven, modello economico (su base Eleven) venduto da Colin Chapman in scatola di montaggio, divenne l'automobile perfetta per il cliente con "minime" velleità sportive. Cessata la produzione ne raccolse l'eredità Graham Nearn, fondatore di Caterham Cars
07/07/2017 | di Redazione Ruoteclassiche

Si appresta a compiere 60 anni un vero mito automobilistico: la Seven, minuta sportiva due posti ad alto tasso di passione trasformatasi in icona saldamente ancorata a regole ancestrali. Nacque sotto forma di Lotus Seven, modello economico (su base Eleven) venduto da Colin Chapman in scatola di montaggio, divenne l'automobile perfetta per il cliente con "minime" velleità sportive. Cessata la produzione ne raccolse l'eredità Graham Nearn, fondatore di Caterham Cars, che dopo averla venduta ufficialmente per anni decise di costruirsela da sé. Divenuta Caterham Seven questa "classica-moderna" è ancora, oggi - citando i Simple Minds - totalmente "alive and kicking".

Il 7 settembre 1957 saranno saranno 60 anni dalla produzione della prima Lotus Seven. Un modello perfetto per spiegare in termini squisitamente pratici la filosofia di Colin Chapman, secondo il quale il peso è il nemico delle prestazioni.

La Lotus Seven è stata un grande successo per la Casa inglese: prodotta in quattro serie fino al 1973, totalizzò oltre 2.300 esemplari ma, a un certo momento della storia Lotus, Chapman decise di metterla in pensione per raggiunti limiti di età. Non la pensava così Graham Nearn, venditore ufficiale fin dal 1966 e, dal 1973, titolare di diritti di costruzione e vendita della macchina. Questi, nel 1967, divenne distributore esclusivo della Seven e nel '73, anno di cessazione della produzione ufficiale, ne acquistò i diritti di fabbricazione dalla Casa Madre con la conseguenza di regalarle l'eterna giovinezza.

Esaurito, quindi, l'interesse del patron di Lotus, la Seven iniziò una nuova vita con il marchio Caterham diventando una "continuation series" della piccola roadster inglese. E mentre per l'intera industria automobilistica i tempi cambiarono e i suoi prodotti si evolsero, il tempo per lei si fermò. Ma non l'entusiasmo degli appassionati, che continuarono a comprarla.

Basando il suo successo su un unico prodotto, declinato in differenti versioni di motore e set-up più o meno sportivi, Caterham Cars è arrivata fino ai giorni nostri consegnando un'automobile alla storia. Di più: ha spinto la Lotus, in un certo senso, a riappropriarsi di quel piccolo mito acquistando - nel 2011 - tutta l'azienda. Oggi la Lotus Seven continua a mietere successi nonostante il tempo, per lei, sia progredito davvero poco!

EVOLUZIONE? "NON POSSIAMO, NON VOGLIAMO, NON DOBBIAMO!"
Per celebrare il mito Seven una selezione di esemplari si sono dati appuntamento sul circuito di Longcross, nel cuore del Surrey, per rivivere l'evoluzione della Seven dalla sua capostipite del '57 fino alla più moderna versione oggi disponibile a listino Caterham.

L'incontro ha permesso di tracciare i contorni di uno sconcertante caso automobilistico. E dimostra come, oltre alle conosciutissime Porsche 911, Volkswagen Golf, Fiat 500 o Volkswagen Maggiolino/Beetle sia necessario aggiungere una ulteriore icona della produzione automobilistica. Anzi: tutti questi modelli hanno completamente stravolto la loro essenza per poter essere adeguatamente digeriti dal mercato (certamente necessario per poter raggiungere i volumi di vendita che ne hanno fatto dei best seller nei loro segmenti). La Seven, invece, è rimasta fedele a sé stessa al 100% e ha concesso solo a materiali più moderni il compito di tenerla in vita e portarla nella modernità.

LE SEVEN PRESENTI
 Lotus Seven Series 1. La capostipite, il modello del 1957, era basato su un leggero telaio tubolare rivestito con una carrozzeria in alluminio. Numerosi i motori tra cui si poteva scegliere tra cui il 4 cilindri della Ford 100E. Poteva raggiungere 78 miglia orarie, pari a circa 125 km/h.

Lotus Seven Twin Cam SS. SModello rarissimo, prodotto in soli 13 esemplari nell'ambito della 3° serie

Caterham Seven CSR 260. Introdotta nel 2005 ha rappresentato, in quel periodo, il picco più elevato dello sviluppo della Caterham Seven. Il motore 4 cilindri 2,3, Ford Duratec, è stato sviluppato dalla Cosworth fino a produrre 260 Cv. Grazie a una nuova sospensione anteriore, inoltre, è stato possibile aumentare del 25% la rigidità torsionale del telaio. La CSR 260, 575 Kg di peso, dichiarava 3,1 secondi sullo 0-100 e 250 km/h di punta massima.

Caterham Seven ‘Prisoner Edition’ VVC. "Replica", di proprietà dell'ex boss Simon Nearn, della Lotus Seven II Serie che apparve nel film The Prisoner del 1965.

Caterham Seven Superlight R500. Questo modello è noto per avere sbaragliato la concorrenza durante un giro di prova eseguito da The Stig sulla pista di Top Gear. Nel 2008 il misterioso tester della popolare trasmissione girò in 1.17,9 umiliando supercar con performance ben superiori.

Caterham Seven Sprint. Serie speciale commemorativa per i 60 anni del modello, sviluppata sulla meccanica della Seven 165 con motore 3 cilindri turbo Suzuki (600 cc, 80 Cv) e configurata per assomigliare alla Lotus Seven II Serie. La tiratura limitata a 60 esemplari ne fa una versione da collezione.

Caterham Seven 620S. Versione top di gamma dell'attuale listino Caterham, dotata del 4 cilindri Ford Duratec di 2 litri sovralimentato. Eroga 310 Cv che, su un corpo vettura da 610 kg, restituiscono prestazioni mozzafiato: 0-100 in 3"44, 233 km/h di velocità massima.

Alvise-Marco Seno

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