Un testo che introduce la possibilità di riavere le targhe con i numeri e i formati originali per i mezzi storici è stato approvato e il Governo lo ha assunto come Ordine del giorno calendarizzato.
La proposta ci era già stata anticipata mesi fa dall’on. Giovanni Tombolato, deputato della Lega e membro della Commissione Trasporti della Camera, e la notizia era stata riportata sia sul sito che nelle pagine di Ruoteclassiche, poi per accelerare l’approvazione è stata presa la decisione di trasformare la modifica al Codice della Strada in un emendamento al Decreto Semplificazioni, passando il testo alla senatrice Gabriella Saponara della Lega che lo ha proposto nel corso dei lavori. “La blindatura del testo al Senato ci ha però imposto di ripresentarlo alla Camera, dove in questi giorni l’emendamento è passato, diventando un odg”, spiega il senatore del collegio di Parma.
Un patrimonio da preservare. La decisione potrà essere quindi assunta dal 20 al 21 settembre. “Le auto e le moto storiche sono un patrimonio da preservare: consentire ai collezionisti l'utilizzo della targa della prima immatricolazione è un modo per venire incontro a questo mondo spesso dimenticato, sebbene siano migliaia le richieste avanzate in tal senso alla Motorizzazione civile. Con l’approvazione del nostro odg al Decreto Semplificazioni sarà possibile apportare modifiche al Cds per consentire ai cittadini l’immatricolazione dei veicoli di interesse storico con l’utilizzo della targa della prima iscrizione al Pra, ovvero ottenere una targa nel formato e nella grafica del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo” scrivono in una nota i deputati leghisti Massimiliano Capitanio - firmatario dell'ordine del giorno approvato alla Camera - e Giovanni Tombolato e i senatori leghisti Stefano Corti e Gabriella Saponara.
Si prevedono migliaia di richieste. Nell’Ordine del giorno si legge che l’articolo 49-bis, introdotto al Senato sul Decreto semplificazione prevede la facoltà dell’intestatario di un veicolo storico di richiedere la restituzione del documento di circolazione originale, in occasione del rilascio del documento unico di circolazione, previo pagamento di un contributo. La premessa è che il parco dei veicoli di interesse storico e collezionistico attualmente in possesso della Motorizzazione ha al suo interno una notevole percentuale di veicoli reimmatricolati e si stima possano essere migliaia le richieste di targhe originali avanzate annualmente alla Motorizzazione civile.
Period correct. La possibilità di richiedere, dietro contributo, l’utilizzo delle targhe storiche, potrebbe comportare delle nuove entrate erariali per le casse dello Stato. Da qui la richiesta dei parlamentari leghisti di impegnare il Governo già dal prossimo provvedimento utile (che è la conversione del Decreto Agosto a fine mese) ad apportare puntuali modifiche al Codice della strada che consentano al privato cittadino l’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico e l’utilizzo della targa della prima iscrizione al Pra, ovvero di ottenere una targa nel formato e nella grafica del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo.